Aeroporto di Birgi al bivio: fusione con Punta Raisi o lento declino?

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
17 Ottobre 2018 09:56
Aeroporto di Birgi al bivio: fusione con Punta Raisi o lento declino?

Si è chiusa con un nulla di fatto l’assemblea di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani-Birgi. Il delegato della Regione, infatti, sul punto “attività propedeutiche per la costituzione del polo aeroportuale della Sicilia occidentale”, ha deciso di prendere ancora tempo. “La mancata decisione – affermano Cgil, Cisl, Uil, Sicindustria e Confcommercio Trapani – preoccupa non poco. Continuare a tergiversare sulla fusione di Airgest con Gesap, infatti, diventa sempre più rischioso.

Se a questo sommiamo anche che il bando con fondi regionali per l’individuazione dei vettori aerei ha oggi trovato l’interesse di due sole compagnie, Alitalia e Air blu, e che questo verosimilmente porterà un massimo di 700-800 mila passeggeri, la cosa diventa ancora più preoccupante”. L’invito delle organizzazioni sindacali e degli imprenditori è quello di fare in fretta, ma soprattutto “di assumere una decisione nell’interesse del territorio e dello sviluppo”. “Se non si vuole o non si può portare avanti la fusione con Gesap si deve trovare una soluzione alternativa su cui lavorare sin da subito – sostiene il cartello – Il rischio è altrimenti quello di far morire l’aeroporto di Trapani Birgi e, con esso, la speranza di uno sviluppo del territorio che passi dal turismo e quindi anche dall’aeroporto”.

Continunao nel frattempo le polemiche in merito al bando per l’assegnazione di 11 tratte nazionali e 14 internazionali per lo stesso Aeroporto di Birgi e al quale hanno risposto con proprie offerte due vettori: Alitalia e Bue Air. Il deputato all’Ars del M5s, Sergio Tancredi. “Quando a fine agosto è stato presentato il bando ‘promozione del turismo’ per la provincia di Trapani (dopo che il Tar aveva annullato il precedente per irregolarità), abbiamo subito evidenziato che anche quel bando, così com’era scritto, si sarebbe rivelato inadeguato.

Risultato: solo due grandi compagnie hanno partecipato al bando e nella programmazione estate 2019 di Ryanair (che non ha partecipato) Trapani non esiste”. Soddisfatto il sindaco Marsala Alberto Di Girolamo che guida la coalizione dei Comuni trapanesi (con Marsala capofila, anche Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello, Castellammare, Custonaci, Favignana, Paceco, Salemi e Valderice) che hanno sottoscritto l’Accordo di Collaborazione per il rilancio della Stazione Aeroportuale “V.

Florio”: “Non nascondo la mia preoccupazione fino alla vigilia. Ora, però, i due vettori che hanno risposto al bando fanno ben sperare per il futuro dell’aeroporto trapanese. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che dopo circa sei mesi di stallo, con Regione e Airgest che non riuscivano ad avviare la procedura di gara, questa amministrazione – assumendosi una grossa responsabilità – ad agosto è riuscita ad emanare il bando”. Persiste però il rischio reale che i due vettori non presentino offerte per tutti e 25 i lotti (uno per tratta prevista dal bando) o che inseriscano nelle offerte le tratte che già le stesse effettuano sullo scalo trapanese.

Una cosa è sicura: la vera politica, ed in primis la Regione alla fine della scorsa legislatura, ha certamente grosse responsabilità nel non aver adottato adeguate scelte in una fase cruciale, circa un anno e mezzo fa, quando si stavano determinando il futuro dello stesso Aeroporto con il relativo accordo di co-marketing con la compagnia irlandese Ryanair la quale è riuscita a far raggiungere al “Vincenzo Florio” oltre un milione e mezzo di passeggeri all’anno. Quest'anno l’Aeroporto ha mantenuto pochissimi voli, a causa del mancato rinnovo del contratto con Ryanair.

A luglio Birgi ha subito un calo del 71% di passeggeri rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Francesco Mezzapelle

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