ARTE: con “Divagante”, Bazan espone a Marsala opere e inediti dal 1999

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Luglio 2016 14:53
ARTE: con “Divagante”, Bazan espone a Marsala opere e inediti dal 1999

Un divagare circolare fra temi, figure e stilemi del Novecento; la contaminazione dei repertori e un andamento “jazzato” per suggestioni figurative da rintracciare anche in opere del passato, non soltanto recente, che ribadiscono la centralità della pittura. S’intitola “Alessandro Bazan. Divagante” ed è la mostra a cura di Sergio Troisi che l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala” organizza dal 16 luglio al 16 ottobre 2016.

Inaugurazione sabato 16 luglio, ore 18.30.Nelle sale del Convento del Carmine saranno esposte circa 35 opere di Bazan (Palermo 1966) realizzate dal 1999 ad oggi: una prima sostanziosa antologica, inclusi numerosi inediti, che documenta oltre quindici anni di attività di uno degli interpreti di rilievo della pittura italiana contemporanea ed esponente – insieme a Francesco De Grandi (protagonista di una esposizione a Marsala nel 2014, sempre curata da Troisi), Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza – della cosiddetta Scuola di Palermo.Spiega il curatore: “È anche attraverso questo sistema di rimandi che Bazan va assemblando da quasi un quarto di secolo la propria personalissima iconografia, immettendo tutti quei riferimenti nel paesaggio di una dimensione quotidiana tanto, in apparenza, risolta su un registro basso e ironico (…) quanto, in realtà, smagato, deviante, saturo di insidie e di trappole.

Si tratti di scenari urbani - città inquadrate dall'alto, porti, skyline di luci notturne viste da grandi pareti vetrate - di una natura sin troppo fiorente e rigogliosa per non essere minacciosa (come Il lato oscuro), dei tanti interni dove gli elementi di arredo e gli oggetti di ogni giorno sembrano, per forza paradossale di presenza iconica, apparecchiare un teatro di spaesamenti, ogni volta questa pittura sospende il suo significato in un orizzonte percettivo limbico, in bilico”.Di scena a Marsala saranno dunque quelli che il curatore definisce “continui cortocircuiti tra cultura alta e bassa” che hanno caratterizzato certa produzione degli anni Novanta della Scuola di Palermo, gli anni in cui Bazan metteva a punto i propri processi figurali: segno, colore, la componente ironica, l’andamento jazzato e l’esibizione a tratti persino spavalda della gratuità dell’immagine.Troisi sottolinea poi il tema della “contaminazione dei repertori e l’ibridazione dei generi” considerati solo il “pre-testo di una operazione condotta sul corpo stesso della pittura”.

“A distanza di vent'anni o quasi dalla cosiddetta Scuola di Palermo, – conclude il curatore - è lecito riconoscere che era questo il filo che si tendeva tra Bazan, De Grandi, Di Marco e Di Piazza pur nella evidente diversità degli approcci e delle traiettorie, in una assunzione di responsabilità della pittura dinanzi al proprio tempo”.Alla mostra, realizzata con il contributo di ElenkArt, è dedicato un catalogo Glifo Edizioni. Foto di Alessandro Di Giugno e Giacomo D’Aguanno.Orari di visite al Convento del Carmine: dal martedì alla domenica: 10-13 e 19-21.

Chiusi tutti i lunedì, compreso Ferragosto. Biglietti: intero 3 euro. Gratis: studenti, disabili e over 65. Info: http://www.pinacotecamarsala.it/

L’opera di Bazan della locandina è “Ognun per sé”, olio su tela, 170x120 (2008)​La foto-ritratto di Bazan è di Alessandro Di Giugno.

CHIESA DEL CARMINEMONASTERO DEL CARMINEIl Complesso Carmelitano dell’Annunziata

Fondata quasi certamente tra il XIII e il XIV secolo è uno degli esempi più significativi degli insediamenti degli ordini mendicanti a Marsala. Fin dalle origini fu affidata alle cure dei frati provenienti dal Monte Carmelo di Palestina. Questi frati si insediavano nelle zone più periferiche dove il costo dei terreni era minore. La primitiva Chiesa medioevale del Carmine fu trasformata in età tardo-rinascimentale e probabilmente l’ammodernamento si deve a Padre Niccolò Petrulla Carmelitano, maestro di teologia e filosofia.

Il complesso assumerà molta importanza per la storia di Marsala tanto da designare uno dei quattro quartieri della città: il quartiere dell’Annunziata.La struttura è il frutto di molte trasformazioni che dal XVII ne hanno cambiato le dimensioni originarie. Era ricca d’opere d’arte come le sepolture dei Grignani conservate successivamente presso la Chiesa Madre in seguito al crollo del tetto avvenuto nel 1745.Dopo il 1866, a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi, il Convento passò al Comune che lo affidò ai Carabinieri.

Negli anni ’90 è stato restaurato e destinato a sede museale, mentre la chiesa ospita l’Archivio Comunale.

ENTE MOSTRA DI PITTURA CONTEMPORANEAPinacoteca ComunaleIl convento, chiamato il Carminio, è oggi sede dell’Ente Mostra di Pittura Contemporanea, Pinacoteca Comunale con una collezione permanente di oltre 750 opere di prestigio nazionale ed internazionale fra i quali Cagli, Cantatore, Cassinari, Conti, Gentilini, Maccari, Marchegiani, Pomodoro, Sassu, Sironi, Tosi, Tozzi.Inaugurata nel 1988 la Pinacoteca di Marsala svolge un importante ruolo di promozione culturale ospitando da anni mostre dedicate ad artisti italiani e stranieri.

CAMPANILE DELLA CHIESA DEL CARMINEIl gioiello nascostoLa sua costruzione è datata 1513. Fu in seguito restaurato nel 1684 ma poi crollò nel 1745-47 durante alcuni lavori di consolidamento. Ricostruito poi nelle forme attuali nel 1748 da Giovanni Biagio Amico, architetto regio di Trapani, che ne conservò l’impianto originale e le antiche proporzioni. Il Campanile a base ottagonale con scala elicoidale in tufo giallo, possiede uno speciale carattere architettonico e compositivo, ed è considerato una delle meraviglie della Sicilia.

Comunicato stampa

05/07/2016

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