Assolto il giornalista Rino Giacalone. Non diffamò il boss Mariano Agate

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
08 Giugno 2016 10:36
Assolto il giornalista Rino Giacalone. Non diffamò il boss Mariano Agate

Un giornalista può apostrofare come «un gran bel pezzo di merda» un mafioso? Si lo può fare, ciò in pratica è stato stabilito dal Tribunale di Trapani che ha assolto il giornalista trapanese Rino Giacalone dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Gianluigi Visco, le motivazioni saranno depositate entro 15 giorni, ma nel dispositivo viene espressamente citato l’articolo 21della Costituzione che garantisce la libertà di informazione. Il processo era scaturito dalle denunce di Rosa Pace, vedova di Mariano Agate, in seguito ad un articolo pubblicato su Malitalia.it in cui Giacalone ricostruì il profilo del marito, morto per cause naturali nell’aprile 2013, a 73 anni.

“Assolto in nome dell’Articolo 21. Oggi a noi giornalisti si chiede maggiore coraggio – ha commentato a caldo lo stesso Rino Giacalone dopo aver ascoltato la sentenza– perché, con questa sentenza, si potranno fare i nomi ed i cognomi dei mafiosi, definendoli per ciò che sono: pezzi di merda. Avere accanto – sottolinea – Don Luigi Ciotti, Mario Giarrusso e tanti altri mi ha dato ancora maggiore consapevolezza”.

La sentenza di assoluzione nei confronti di Rino Giacalone farà certamente giurisprudenza ma rappresenta, questo probabilmente il dato piu' importante, un significativo passo di un cambiamebto culturale, la rottura con sistema di omertà diffuso, iniziato con il "sacrificio" del grande Peppino Impastato, il primo che affermo': “la mafia è una montagna di merda”. Dopo circa quaranta anni qualcosa è cambiato...

Francesco Mezzapelle

08/06/2016

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