“I cani randagi, alla ricerca di cibo, rompono i sacchetti di plastica con l’immondizia depositati davanti alle nostre abitazioni in attesa che vengano prelevati dai netturbini dell’Aimeri e ne spargono il contenuto per terra”. La lamentela, non certo la prima, arriva da una delle tante borgate marsalesi (in questo caso, San Giuseppe Tafalìa).
A parlare è un dipendente statale, G.S., 50 anni, che dice: “Ho sollevato il problema con una telefonata ai vigili urbani, che mi hanno detto di rivolgermi al canile comunale. Qui, un responsabile del servizio mi ha detto che spesso il canile è pieno e i randagi bisogna mandarli addirittura a Crotone.
Nel frattempo, i cani, oltre a fare scempio dei sacchetti d’immondizia, ci lasciano pure le loro feci sui gradini di casa. Cosa dobbiamo fare? Dare loro polpette avvelenate? Non vogliamo arrivare a questo punto, ma qualcosa bisogna pur fare”.
Ma il problema non è solo nelle contrade, ma anche nel centro cittadino. In piazza Marconi, la popolare “Porticella”, ad esempio, ci sono sere in cui uscire di casa per depositare i sacchetti con l’immondizia può rivelarsi assai pericoloso. Branchi di cani randagi, infatti, si aggirano in zona alla ricerca di cibo (vedi foto). E anche qui “squartano” i sacchetti, guardando in… cagnesco (è proprio il caso di dirlo) chi si avvicina… Temono che qualcuno possa togliere loro il cibo dalla bocca.
A.P.
29-01-2016 9,30
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