Città delusa e tradita, Marsala Calcio nel pallone: sconfitta e retrocessione in Eccellenza. Chi pagherà le colpe della disfatta?

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
23 Maggio 2016 07:05
Città delusa e tradita, Marsala Calcio nel pallone: sconfitta e retrocessione in Eccellenza. Chi pagherà le colpe della disfatta?

Ricorderanno a lungo i tifosi di calcio marsalesi la giornata del 22 maggio 2016, sarà ricordata come la fine di un grande sogno, di una debacle quasi annunciata: sconfitta in casa del Marsala 1912 nello spareggio playout della Serie D e retrocessione in Eccellenza.

Una sconfitta per 3-1 con una grande rimonta degli avversari, la Palmese, apparsi ben più determinati degli azzurri apparsi molli, demotivati.

Ma la sconfitta contro la Palmese e la retrocessione non sono altro che gli effetti di una stagione buia della società lilibetana dove la parte tecnica, il tecnico Pergolizzi non è stato capace di dare una svolta lasciandosi invischiare nelle complesse e poco chiare mosse societarie, quelle del dg Matteo Gerardi e del presidente Giuseppe Bonafede, che hanno portato a smembrare pian piano la squadra in nome di un presunto “restyling finanziario”.

Nel frattempo la squadra subiva contraccolpi e non è riuscita mai ad uscire dal pericolo di finire in Eccellenza. Cessioni importanti nel corso della stagione che non sono state colmate dagli acquisti, la squadra ha perso la propria anima, sempre più un oggetto misterioso, come soldati mandati al fronte senza nessun piano o strategia.

Le colpe vanno divise fra tutto l’entourage del “1912”, con la retrocessione in Serie D si è persa la faccia, si è persa la possibilità di nuovi soci in grado di rinvigorire la compagine sportiva guidata da un presidente invischiato in affari anche extracalcistici che avranno influito sull’ambiente. Ma a perdere la faccia è stata soprattutto la Città, la quinta città della Sicilia che meriterebbe ben altri palcoscenici sportivi anche per la sua storia. Pertanto adesso l'Amministrazione comunale, che aveva dato fiducia a Gerardi & C., ha il diritto ed il dovere di fare chiarezza per ridare fiducia ai tifosi, quelli veri. 

Grande la delusione dei circa 1400 marsalesi accorsi allo stadio Nino Lombardo Angotta per sostenere la squadra contro la Palmese sostenuta in trasferta da circa 200 tifosi che credevano nell’impresa di potere sbancare lo stadio ospite, e così alla fine è stato. La squadra di Dal Torrione vince lo spareggio salvezza grazie ad una sorprendente rimonta completata nei tempi supplementari.

La cronaca di Marsala-Palmese. Eppure il Marsala aveva iniziato bene la partita andando in vantaggio all’11’ con Riccobono che di sinistro ha disegnato una grande traiettoria su calcio punizione battendo il portiere sopite Barillà. Ma il Marsala comincia pian piano a spegnersi ed al 35’ arriva il pareggio con un rocambolesco autorete di Maltese su colpo di testa, il pareggio dei calabri anche per le modalità di come arrivato è un macigno ed è il presagio della disfatta.

La squadra ospite ha preso in mano la partita e solo l’imprecisione in alcune occasione ed un probabile rigore, negato, non permettono ai neroverdi di arrestare l’agonia del Marsala e dei tifosi prima del 90’. L’agonia invece è continuata ai supplementari ma dura pochi minuti, al 4’ infatti Corsale gela il pubblico llibetano con una punizione che porta in vantaggio la Palmese. Colpo di grazie al 7’ della ripresa con Mangiarotti che chiude in rete un contropiede.

Il finale è un incubo, al triplice fischio l’incubo si trasforma in dura realtà, tifosi che escono dallo stadio delusi e con molti dubbio su un presente che appare alquanto problematico, la perdita della Serie D fa ripiombare la squadra in Eccellenza, scenario davvero poco felice. Adesso chi ha responsabilità abbandonerà oppure farà il mea culpa e si metterà al lavoro a testa bassa per riportare la squadra in Serie D? Mala tempora currunt…

Francesco Mezzapelle

23-05-2016 9,00

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