Clima assai “caldo” a Sala delle Lapidi …

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
31 Luglio 2014 16:03
Clima assai “caldo” a Sala delle Lapidi …

Apertisi con un minuto di raccoglimento proposto dalla consigliera Eleonora Milazzo per ricordare Mathias Galazzo ed Eros Scafura, i due giovani marsalesi deceduti nella mattinata in città

(il primo di appena 4 anni, morto dopo essere caduto in piscina, l'altro scomparso dopo giorni di apprensione colpito da un edema cerebrale), si sono svolti ieri sera in un clima "infuocato" i lavori del Consiglio Comunale di Marsala, riunitosi per la sua prima seduta dopo le dimissioni del sindaco Giulia Adamo.

In trattazione il punto all'ordine del giorno relativo alla situazione politica amministrativa. E, come era prevedibile, presenti in aula il vice sindaco Antonio Vinci e l'assessore Eleonora Lo Curto, sono intervenuti un po' tutti i consiglieri comunali, a partire dal presidente Enzo Sturiano (che ha sottolineato e spiegato i motivi dell'urgenza della convocazione per poter giungere ad un confronto col vicesindaco e i dirigenti in attesa della nomina del commissario da parte del presidente della Regione), per arrivare ai consiglieri Pino Milazzo, Salvatore Di Girolamo, Pino Carnese, Walter Alagna, Michele Gandolfo, Arturo Galfano, Gregorio Saladino, Guglielmo Anastasi, Michele Accardi, Antonio Augugliaro e Nicola Fici.

"E' una situazione davvero particolare" ha osservato Sturiano. "Mi dispiace che il sindaco si sia dimesso in seguito a vicende giudiziarie. Ha ritenuto interrompere il suo mandato, perché non si può amministrare in una situazione anomala. Ha fatto questo passo e la situazione adesso è delicata. Ci sono fatti politici che verranno messi al vaglio del Consiglio ed aspetti amministrativi urgenti e delicati che si devono gestire visto che le dimissioni giungono in una fase in cui si doveva discutere il bilancio. Se si dovesse tornare al voto a novembre, si rischia di lasciare la città senza un bilancio. Ciò non deve avvenire: occorre capire fino a che punto il consiglio comunale può intervenire".

Subito dopo Enzo Sturiano ha letto una nota di Ginetta Ingrassia, assente dall'aula: "In questi giorni, mi è sembrato di pessimo gusto vedere qualcuno godere della caduta del sindaco. Si è fatto appello al codice etico. Una scelta di grande rispetto e serenità quella del sindaco che pone fine a un progetto di riforma. A Giulia Adamo l'augurio di risolvere i problemi giudiziari. Oggi ci ritroviamo commissariati, e siamo chiamati a un ruolo di maggiore responsabilità".

Sia pure sotto varie sfaccettature, tutti hanno commentato il difficilissimo momento politico che sta vivendo la città alla luce dell'autentico "tsunami" che ha travolto l'amministrazione Adamo. E quasi tutti hanno affermato in aula che, "malgrado tutte le buone intenzioni dei partiti alleati (che via via, però, si sono defilati, passando anche all'opposizione) s'è registrato il fallimento più completo di un progetto politico che doveva portare sempre più in alto la città, mentre non si è realizzato nulla e Marsala ha perso due anni abbandonanti facendo uno spaventoso passo all'indietro".

Il dibattito in aula s'è "infiammato" dopo l'intervento dell'assessore Lo Curto che ha avuto un duro "scontro" verbale col presidente Sturiano, che l'ha accusata apertamente di avere aperto la propria campagna elettorale, mentre aveva chiesto la parola solo per rivolgere il suo saluto finale ai consiglieri. Tra i due sono volate parole grosse: "Non le permetto di venire qui a fare campagna elettorale", ha detto, tra l'altro, Enzo Sturiano. E l'assessore Lo Curto ha replicato: "Nel corso della mia vita politica, mi sono sempre misurata con i titani della politica; me ne vado perché non voglio confondermi con i nani della politica".

Ed è scoppiato il caos visto che diversi consiglieri (e, tra questi, Anastasi) si sono chiesti "se nani sono tutti i consiglieri, oppure solo Sturiano"; mentre, rivolgendosi allo stesso Sturiano, la Lo Curto ha affermato: "Ho sostenuto l'elezione di questo sindaco. Mi assumo la responsabilità, e non mi lavo le mani come fece Ponzio Pilato dovendo decidere sulle accuse contro Gesù. Ho ravvisato che Adamo poteva essere un ottimo sindaco per la nostra città. Peccato, il sindaco doveva essere il sindaco di tutti. Non ci è riuscita anche per limiti caratteriali. Se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta di allora. Mi sento ferita nella mia dignità politica perché sono stata accusata di difendere l'operato del sindaco. Io sono stata a servizio della città e non di Giulia Adamo. Ho sempre detto al primo cittadino che qualora le fosse servita la mia delega non aveva che da chiederla".

Rivolgendosi al presidente Sturiano ha così concluso: "Lei non merita di svolgere il ruolo di presidente, perché non è una persona serena ed equilibrata"."Se avesse avuto dignità si doveva dimettere prima che si dimettesse il sindaco. Non si possono prendere le distanze lo stesso giorno in cui il sindaco cade in disgrazia" ha replicato il presidente Sturiano, ma ne parleremo in altre sedi".

Tra gli altri interventi, quello del consigliere Salvatore Di Girolamo, che ha stigmatizzato il colpo di mano della nomina (poi risultata nulla), da parte del sindaco di Benny Musillami, a vice sindaco dopo la notizia della condanna. "Perché non lasciare Antonio Vinci, che ha poi dimostrato di avere un senso di responsabilità nei confronti della città decidendo di rimanere anche a costo di essere estromesso dal suo partito. Non c'è stata responsabilità, ma qualunquismo, menefreghismo. Bisogna adesso cercare il nuovo sindaco tra il popolo, non più nei salotti bene della città".

Ha aggiunto Pino Carnese: "Sono dispiaciuto per la condanna, ma dovevamo essere noi a mandare Adamo a casa, non una sentenza! Il sindaco ha sempre rifiutato il dibattito politico, ha rilasciato giudizi di inefficienza a noi consiglieri e in ultimo agli assessori comunali. Giulia Adamo non si è comportata mai come un primo cittadino eletto dal popolo, ma come una piccola zarina. Quello che diceva lei era legge e basta. Questa minoranza ha permesso di fare approvare tutti gli atti più importanti. La maggioranza era in realtà una pseudo maggioranza. Il fallimento politico è stato completo: dal turismo al porto, ai lavori pubblici, dal mancato decollo dell'aeroporto di Birgi. Ma ora ci siamo liberati di un grosso peso. Adamo non ha fatto altro che speculare sulle cose fatte dalle precedenti amministrazioni, facendo soltanto passerella ed esibizionismo".

"Bisogna dire –ha aggiunto Michele Gandolfo- che la legge Severino è una pessima legge. Adesso il consiglio comunale deve lavorare. Bisogna risolvere i problemi amministrativi, dal servizio scuolabus ai contratti dei precari. Bisogna convocare un consiglio straordinario aperto su sanità e aeroporto di Birgi. Occorre trovare sinergia tra porto pubblico e privato, adesso che la Regione ha dato parere negativo a quello pubblico."

E' poi intervenuto Arturo Galfano, capogruppo di "Insieme per Marsala: "Il gruppo non rinnega l'appoggio al sindaco Adamo. L'abbiamo votata, non rinneghiamo nulla. Non abbiamo nessuna presidenza di commissione e nessuna logica di spartizione. Abbiamo votato tutti i provvedimenti con senso di responsabilità, quando abbiamo rifiutato le poltrone è perché chiedevamo una progettualità. La legge Severino è assurda: auguro a Giulia Adamo di risolvere i problemi giudiziari al più presto".

Gregorio Saladino: "Ho sostenuto questa amministrazione con dignità e sono pronto a dare le dimissioni. Non condivido questo terrorismo politico. Questa –ha concluso- è un'azione politica vera e propria voluta da persone che hanno voluto distruggere Marsala".

Guglielmo Anastasi s'è soffermato, scontrandosi con il consigliere Michele Accardi, sull'intervento dell'assessore Lo Curto a proposito dei "nani" della politica. "Mi sono sentito offeso, non mi sento un nano di quest'aula. Mi sento tra i responsabili tra chi ha sostenuto alle elezioni Giulia Adamo. Ma ho preso le distanze, perché mi sono accorto dei suoi limiti politici. Le continue liti che il sindaco ha avuto per i fatti suoi con D'Alì, Grillo ed altri hanno danneggiato la città. E mentre dell'amministrazione Carini è rimasto qualche cosa di importante, dell'amministrazione Adamo non rimarrà nulla".

Infine, dopo l'annuncio del dottor Filippo Maggio, vicepresidente del Consiglio, che ha ufficializzato, commosso, "le sue dimissioni per incompatibilità con il ruolo assunto di direttore di Unità Operativa complessa presso l'ospedale "Borsellino", ha preso la parola il vicesindaco Antonio Vinci (vedi foto 2), che ha ripercorso, momento per momento, e spiegato nei dettagli, quanto successo in queste ultime giornate, a partire dal 16 luglio scorso quando è stata emessa la sentenza di condanna nei confronti del sindaco e da tutti appresa nella seduta consiliare che si stava svolgendo proprio quel giorno.

Vinci, nel ringraziare il sindaco per la fiducia che gli ha dato in questi due anni, s'è detto "amareggiato" per la decisione del primo cittadino, all'indomani della sentenza, di nominare vicesindaco "il più fidato" assessore Musillami; mentre lui, fondatore del Partito Democratico e rappresentante dell'istituzione consiliare da oltre 20 anni, avrebbe certamente potuto portare avanti con successo il programma politico sul quale l'amministrazione stava lavorando ed aveva scommesso.

"Tale nomina di Musillami, subito "bocciata" dal signor Prefetto, e la successiva, inattesa, decisione della Adamo di dimettersi e di mandare tutti a casa –ha aggiunto Vinci- ha poi fatto scoppiare una situazione tutta particolare all'interno del PD" con la segreteria comunale che è arrivata a pronunciarsi, affermando che sia Vinci che l'assessore Antonella Genna, non essendosi dimessi come deciso nel corso della riunione di partito, erano di fatto fuori dal partito. Ma Vinci, sia pure dispiaciuto per la grande opportunità persa dal PD di potere amministrare la città, ha concluso chiarendo che il "caso" è subito rientrato "e che, comunque, non vede l'ora che arrivi il commissario regionale per chiudere questa esperienza, auspicando che si possa votare già nel mese di novembre".

(Comunicato stampa)

31-07-2014 18,00

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