Colpo di scena in Tribunale: donna non riconosce l’imputato, un mazarese, accusato di violenza sessuale.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
21 Giugno 2016 06:45
Colpo di scena in Tribunale: donna non riconosce l’imputato, un mazarese, accusato di violenza sessuale.

Un autentico colpo di scena ieri , nel processo che vede imputato per violenza sessuale il 51enne pregiudicato mazarese Nicolò Pipitone. In aula, infatti, la donna dalla cui denuncia è scaturito il procedimento penale ha dichiarato riferendosi allo stesso Pipitone: “non l’ho mai visto prima”. La donna, che non si è costituita parte civile, è sembrata abbastanza decisa nell’affermare di non aver mai visto prima l’imputato. Rispondendo alle domande del pubblico ministero Antonella Trainito, la presunta vittima ha, comunque, confermato in buona parte tutto il resto del racconto fatto a suo tempo.

A toccarla al seno e nelle parti intime, tentando anche di baciarla in bocca, sarebbe stato un uomo con il quale, con altri conoscenti, si era recata in auto, al termine di una serata trascorsa insieme, nella zona di Tonnarella. Qui, i due erano rimasti soli all’interno di un casolare e l’uomo ha tentato subito un approccio, ma la donna si era rifiutata. Forse sarebbe stata anche picchiata ma alla fine sarebbe riuscita ad allontanarsi. Bisognerà capire il ruolo degli altri componenti della comitiva: ignari di quanto stava accadendo o complici?

Ricordiamo che era stata la stessa donna però, nel 2011, presso il Commissariato di Polizia di Mazara del Vallo, dove si recò per sporgere denuncia, a puntare l’indice sulla foto segnaletica del Pipitone, affermando di riconoscerlo tra le centinaia di foto del corposo album mostratole dalla polizia. Posssibile che ad abusare sessualmente della donna, che cinque anni fa era già maggiorenne, sarà stato qualcuno che somiglia molto al Pipitone. La testimonianza probabilmente sarà probabilmente determinate ai fini della decisione del collegio dei giudici presieduto da Sergio Gulotta.

Alla prossima udienza, intanto, il 26 settembre, verrà ascoltato l’ispettore di polizia che raccolse la denuncia ed al quale i giudici con molta probabibilità chiederanno con quale percentuale di sicurezza allora la donna indicò la foto dell’imputato.

Nicolò Pipitone, difeso dall’avvocato Simone Bonanno, è attualmente agli arresti domiciliari perchè nell’aprile 2013 era stato arrestato dai carabinieri a Menfi, insieme ad altri due mazaresi a bordo di una Alfa 156, con l’accusa di aver commesso due scippi ai danni di anziane donne alle quali erano state poco prima strappate le collane d’oro che avevano al collo.

Francesco Mezzapelle

21-06-2016 8,30

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