Sequestro di persona, lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia. Sono questi i reati per i quali un romeno di 43 anni, Vasili Draganescu, è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione dal giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone.
Avendo, comunque, patteggiato, il romeno, difeso dall’avvocato Vincenzo Forti, è stato rimesso subito in libertà. Lo prevede la legge (pena sospesa). Ciò a poche ore di distanza dall’incubo fatto vivere alla sua compagna alcune notti addietro. Ubriaco, infatti, il 43enne romeno ha letteralmente massacrato di botte la donna, che è stata anche accoltellata a mani e piedi. L’incubo è durato circa quattro ore. Teatro dei fatti è stata un’abitazione del centro storico di Marsala (via Grazia Vecchia).
Draganescu ha divelto l’anta di un mobile e con questa ha ripetutamente colpito la donna alla testa e alla schiena. Poi, anche pugni al volto della malcapitata. A udire i lamenti, quasi il rantolo, è stato, dopo essere tornato a casa, il figlio di Vasili Draganescu, che ha subito chiamato un’ambulanza con cui la donna è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino”.
Nel frattempo, i carabinieri hanno arrestato il protagonista di quella notte di violenze e che l’indomani, davanti al giudice Giacalone, probabilmente rendendosi conto che non aveva altra scelta, ha deciso di patteggiare la pena.
Francesco Mezzapelle
21/07/2015
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