Ente Luglio Musicale Trapanese, la Cenerentola di Rossini in scena martedì 25 luglio

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
22 Luglio 2017 10:52
Ente Luglio Musicale Trapanese, la Cenerentola di Rossini in scena martedì 25 luglio

L’Ente Luglio Musicale Trapanese stringe collaborazioni e partnership con altri teatri e fondazioni liriche italiane. La Cenerentola di Gioachino Rossini è infatti in coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca. Il debutto sul palcoscenico trapanese del Teatro "Giuseppe Di Stefano" è per martedì 25 luglio, ore 21.00, con replica giovedì 27 luglio.

La Cenerentola va in scena nella ricorrenza dei duecento anni dalla composizione: la prima rappresentazione dell'opera ebbe infatti luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma, con il contralto Geltrude Righetti Giorgi.

Lo spettacolo è un omaggio a Lele Luzzati, scomparso dieci anni fa: sono suoi gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto meraviglioso e immaginifico di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo. Uno dei suoi discepoli, il genovese Enrico Musenich, firma la scenografia dello spettacolo, ispirandosi allo stile del Maestro.

I costumi originali di Luzzati giungono dopo il prezioso e appassionato restauro realizzato dalla Fondazione Cerratelli, che ha riportato ogni singolo capo sartoriale allo splendore originario; nell’operazione è coinvolto il Museo Luzzati di Genova diretto da Sergio Noberini, in virtù anche della lunga collaborazione esistente tra il Museo e la Fondazione Cerratelli.

Sul podio c’è il maestro Dejan Savić. Nel cast, giovani interpreti di consolidata esperienza, un cast di qualità: Enrico Iviglia è Don Ramiro, affiancato dal complice Dandini, suo cameriere (Pablo Ruiz) e dal filosofo Alidoro (Matteo D’Apolito); Vincenzo Nizzardo, Paola Santucci, Isabel De Paoli vestono rispettivamente i panni di Don Magnifico, Clorinda e Tisbe; Angelina - Cenerentola – interpretata da Paola Gardina- completa la famiglia. Uno dei più talentuosi giovani mezzosoprani di oggi, Paola Gardina ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più importanti teatro del mondo: dal Teatro alla Scala di Milano all'Opera National de Paris, al Theatre des Champs Elysées, alla Bayerische Staatsoper di Monaco. Costante la sua presenza anche nelle stagioni dei più significativi teatri italiani.

Aldo Tarabella, direttore artistico del Teatro del Giglio, firma la regia dello spettacolo, al termine di un lungo periodo di ricerca svolto percorrendo a ritroso la strada che lo ha portato alla Cenerentola luzzatiana del 1978. Lo spettacolo vuol essere un omaggio a Luzzati e al suo mondo di immagini, forme e colori, senza per questo assumere il sapore del ricordo nostalgico; la via percorsa, che si snoda tra palazzi di carta e scatole magiche in continuo moto giocoso, è quella della freschezza di una messa in scena attualizzata, viva e coinvolgente, capace di disegnare uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, brillante e gioioso.

Lo spettacolo, oltre a Trapani, è stato messo in scena anche nei teatri di Ravenna, Cosenza e nel 2018 sarà al Teatro di Piacenza.

La 69ª stagione d’opera dell’Ente Luglio Musicale Trapanese è realizzata grazie al sostegno di MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Trapani, l'Associazione “Amici della Musica” di Trapani, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di Trapani, il Goethe Institut, l’Istituto di Cultura Italo Tedesca di Trapani.

Link immagini televisive Cenerentola:

http://bit.ly/2uHrx0x

Link interviste al regista Aldo Tarabella e dalla responsabile costumi Evelina Dario:

http://bit.ly/2uiURYs

Biglietti da 12 a 35 euro. Info e acquisti on line su www.lugliomusicale.it, al Botteghino dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, sito in Viale Regina Margherita, 1 (all’interno della Villa Margherita) dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 11.00 e dalle ore 18.30 alle ore 20.00. Nelle giornate di recita festive, dalle ore 18.00 a mezz'ora dopo l'inizio dell'opera - tel 0923 29290- email botteghino@lugliomusicale.it.

LA CENERENTOLADramma giocoso in due atti di Giacomo FerrettiMusica di Gioachino RossiniOmaggio a Lele Luzzati nel decennale della scomparsaa 200 anni dalla prima rappresentazione al Teatro Valle di Roma (25 gennaio 1817)

Don Ramiro | Enrico IvigliaDandini | Pablo RuizDon Magnifico | Vincenzo NizzardoClorinda | Paola SantucciTisbe | Isabel De PaoliAngelina - Cenerentola| Paola GardinaAlidoro | Matteo D'Apolito

Direttore Dejan SavicRegia Aldo TarabellaOrchestra, Coro, Corpo di ballo dell’Ente Luglio Musicale TrapaneseScene Enrico MusenichCostumi originali di Lele Luzzati, di proprietà della Fondazione Cerratelli, PisaResponsabile Evelina DarioLuci Marco MinghettiMaestro del Coro Fabio ModicaCoreografie Monica BocciMaestro al cembalo Rosangela Flotta

In coproduzione con il Teatro del Giglio di LuccaNOTE DI REGIA

C’era una volta Lele Luzzati: scenografo, costumista, illustratore genovese, una… favola d’uomo e un artista immenso. A lui, nei dieci anni dalla scomparsa, dedichiamo il nostro spettacolo, con amicizia e ammirazione. Un anno fa, iniziando i lavori di progettazioni per questa nostra Cenerentola, come potevo non pensare a Luzzati e alle sue tante illustrazioni dedicate a questo personaggio? Portavo con me un bellissimo ricordo di un suo allestimento genovese della fine degli anni Settanta e, nel tentativo di ricostruirne immagini e suggestioni, ho ritrovato gli “amici di Lele”, i suoi più significativi discepoli: tra loro, Enrico Musenich, che oggi firma le scenografie per il nostro spettacolo; lo scenografo-costruttore Elio Sanzogni, cui dobbiamo lo stile luzzatiano nella realizzazione pittorica; la Sartoria Cerratelli che ha dato nuova vita teatrale, con un delicatissimo e appassionato restauro, a quei costumi di Luzzati appartenuti allo storico allestimento genovese; Mario Audello, che con le sue parrucche partecipò proprio a quella produzione, lavorando fianco a fianco con Santuzza Calì, allora assistente di Luzzati, che sarebbe poi divenuta celeberrima costumista.

Come non ringraziarli tutti per la loro generosità?

Questo nuovo allestimento de La Cenerentola rossiniana è diventato l’opera dell’amicizia, nella quale tutti hanno dato il massimo di loro stessi per citare Luzzati, spinti però anche dal desiderio di andare oltre realizzando un progetto originale fatto di continue sorprese, di palazzi di carta, di scatole magiche, di guardaroba in continuo moto giocoso, di librerie che si trasformano in carrozza… Tutto questo rappresenta un omaggio a Lele Luzzati, al suo mondo di immagini, forme e colori nel quale ci ritroviamo ad affrontare giocosamente e con grande naturalezza il rapporto con il teatro musicale.

Cenerentola è la favola di un giorno, ma soprattutto è l’opera dei travestimenti: il servo Dandini si traveste da principe, il filosofo Alidoro da mendicante, Cenerentola da sguattera e poi da principessa, e il principe Ramiro da servo, per andare alla ricerca del vero amore. Anche Don Magnifico e le due sorellastre cambiano, e da malvagi che sono si “travestono” da finti generosi e gentili: la loro cattiveria contrasta terribilmente con la bontà di Cenerentola, l’unico personaggio che alla fine uscirà dal proprio travestimento diventando la sposa del principe, dunque una vera principessa, definitivamente e finalmente liberata dal maniglio, simbolo di schiavitù.

L’opera è densa di tentativi falliti, di rivalsa sociale, di ricerca di amore povero, di colpevoli che non meritano il perdono e poi dei valori della bontà e della profonda umanità, che alla fine vinceranno. Nell’opera di Rossini musica e drammaturgia sono in continua tensione tra dramma e commedia, tra leggerezza e comicità, sotto la cupa cappa del rifiuto all’interno del nucleo familiare.

In fondo, tutti noi aspiriamo ad avere davanti casa una carrozza come quella di Cenerentola, nella quale entrare per realizzare un sogno o, più semplicemente, per uscirne ricaricati e più fiduciosi nella vita.

Aldo Tarabella

Direttore artistico Teatro del Giglio e regista dello spettacolo

Comunicato stampa22/7/2017{fshare}

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