Favignana, parte il Progetto FISHMPABLUE2 per la sostenibilità della pesca nelle aree marine protette

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
08 Aprile 2017 10:50
Favignana, parte il Progetto FISHMPABLUE2  per la sostenibilità della pesca nelle aree marine protette

L’AMP Isole Egadi è partner del progetto finanziato dal programma INTERREG, denominato FISHMPABLUE2, avviato lo scorso 4 aprile a Marsiglia, in Francia, con il workshop di inizio. Il progetto vede coinvolte 11 aree marine protette dell’Unione Europea come siti pilota di sperimentazione, fra cui, oltre alle Egadi, figurano le italiane Portofino e Torre Guaceto, le spagnole Es Freus e Cabo de Palos, le francesi Cap Roux, Cote Bleue e Bonifacio, il parco croato Telascica, il parco sloveno Strunjan e la greca Isola di Zacinto.

Il workshop si è tenuto presso la sede dell‘Observatoire du Parc Marin de la Cote Bleue e ha avuto come obiettivo principale quello di individuare le metodologie che saranno adottate per svolgere il monitoraggio della dimensione ecologica, economica e sociale delle marinerie che effettuano pesca artigianale nelle 11 aree marine protette pilota.

Presenti diversi rappresentanti di enti e organizzazioni pubbliche e private che partecipano al progetto, fra cui Federparchi, il CoNISMa, l’Università di Palermo, l’Università di Nizza e il WWF.

Il progetto durerà sino alla fine del 2018 e prevede l’adozione di un’azione pilota, che sarà definita nelle prossime settimane, in ciascuna delle aree marine protette coinvolte, volta a rinsaldare il rapporto dei pescatori con l’AMP. Preliminarmente sarà svolta un’azione di monitoraggio, attraverso la somministrazione di un questionario che dovrà fornire dati utili al coordinamento del progetto. Il contributo che sarà erogato all’AMP Isole Egadi è di 50.000 euro.

Il progetto, coordinato per l’AMP dal direttore Stefano Donati, vede come referente scientifica la dott.ssa Ilaria Rinaudo. A rappresentare l’AMP delle Egadi era presente il Dott. Pietro La Porta, che nel suo intervento ha illustrato, come buona pratica da replicare, il progetto “Vedette del Mare”, attuato nel 2012-2013 dall’AMP, che prevedeva l’erogazione di contributi ai pescatori a fronte di attività di supporto alla vigilanza e all’avvistamento di specie protette.

Comunicato stampa8/4/2017{fshare}

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