I libri di Attilio L. Vinci sono stati acquisiti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Redazione Prima Pagina Marsala
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06 Luglio 2019 12:43
I libri di Attilio L. Vinci sono stati acquisiti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Si può dire l’opera omnia di Vinci nell’olimpo del patrimonio letterario italiano. Un riconoscimento che l’autore  ritiene “immenso”; e che dopo tanti decenni di giornalismo, di ricerche e soprattutto di lavoro da scrittore (fin ora con quello prossimo all’uscita è autore di ben 15 libri), premia un impegno serio e meticoloso, profuso su diversi temi che spaziano dalla saggistica, alla storia, all’arte e alla cultura in genere, … vocato soprattutto alla valorizzazione delle risorse umane e materiali della Sicilia, con approfondimenti su personaggi, attività, beni monumentali e paesaggistici, storie, eventi, aneddoti, prodotti d’eccellenza della terra di Sicilia che J.

W. Goethe nel suo “Viaggio in Italia” magnificò con la frase: “L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna immagine. Qui comincia tutto”. “Aver acquisiti i libri dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è davvero cosa non da poco. Solo a pensarci, e ancor prima di andarne a godere il collocamento nella sede di Piazza Cavalleggeri nel capoluogo toscano – dice Vinci- già provo una gratificazione difficilmente descrivibile a parole” . La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, infatti, è una delle più importanti biblioteche italiane ed europee.

Fu fondata nel 1861, con l’unità d’Italia, quando Firenze fu capitale d’Italia, con il compito di custodisce il pensiero italiano, dalle scienze alle arti,  dalle lettere alle tradizioni, dalla botanica a tutto quanto costituisce il patrimonio librario della nazione italiana. Fu esattamente il 22 dicembre 1861 che il neonato Regno d'Italia promulgò il relativo decreto. Vanta 8.000.000 di volumi, 125.000 periodici, 1.000.000 di autografi, 25000 manoscritti. Dalla sua istituzione documenta nella sua interezza lo svolgersi della vita culturale della Nazione.

Dal 1869 la Nazionale di Firenze riceve per diritto di stampa una copia di tutto quello che viene pubblicato in Italia e dal 1885 ha il titolo di “Centrale”. Con la raccolta Palatina entrarono i manoscritti di Galileo, la raccolta De Sinner di autografi leopardiani, i codici Panciatichiani per un totale di 90.000 volumi e 3.000 manoscritti di pregio inestimabile. Originariamente la Biblioteca aveva sede nel complesso degli Uffizi; nel 1935 fu trasferita nella sua sede attuale, costruita, a partire dal 1911, su progetto dell'architetto Cesare Bazzani e successivamente ampliata dall'architetto V.

Mazzei. L'edificio è un raro esempio di edilizia bibliotecaria e fa parte dell'area monumentale del complesso di Santa Croce. Insieme alla Biblioteca nazionale di Roma (istituita quindici anni dopo, esattamente nel 1876) svolge le funzioni di Biblioteca nazionale centrale.   Nota stampa

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