L’Aeroporto di Birgi dovrebbe portare anche il nome di Marsala. Un po’ di storia…

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
20 Febbraio 2016 13:24
L’Aeroporto di Birgi dovrebbe portare anche il nome di Marsala. Un po’ di storia…

Nella seduta del Consiglio comunale del 17 febbraio è stato approvato un ordine del giorno concernente la nuova denominazione dell’Aeroporto di Trapani, che, da diversi anni, il Comune lilibetano cerca di trasformare da Trapani-Birgi in Trapani-Marsala, visto che insiste per buona parte proprio sul territorio marsalese.

Già nei giorni scorsi sulla nuova denominazione dell'aeroporto di Trapani i consiglieri Oreste Alagna e Letizia Arcara del neo costituito gruppo consiliare “Cittadini non sudditi” avevano presentato una mozione. Questa la loro motivazione nel presentare la mozione in modo da impegnare sulla questione l’Amministrazione Di Girolamo ed il Consiglio: “premesso che l'aeroporto “Vincenzo Florio” ricade nel territorio dei Comuni di Trapani e Marsala; visto che esistono aeroporti in varie località Italiane che indicano il nome di due città quale denominazione degli aeroscali”.

Un po’ di storia dell’aeroporto di Birgi. Abbiamo spulciato nel web ed abbiamo trovato notizie interessanti in merito all’indirizzo http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=42&t=31810; pertanto riportiamo così fedelmente in molti passi. La storia comincia con la costruzione dell'aeroporto militare di Trapani-Milo che è stato un aeroporto militare in uso dagli anni trenta al 1949 anno della sua dismissione. La base aerea militare venne costruita all'inizio degli anni trenta, e l'area venne scelta a poca distanza dal centro abitato di Trapani, nella frazione di Milo. Ebbe notevole importanza durante la seconda guerra mondiale sia per il controllo del canale di Sicilia che per i collegamenti e i rifornimenti con le truppe di stanza in Nord Africa e fu usata anche dall'aviazione tedesca.

Al termine della guerra la base risultò inadeguata per i nuovi aeroplani e per la troppa vicinanza con il centro abitato, quindi si iniziò la costruzione del nuovo aeroporto militare di Chinisia (anch'esso attualmente dimesso), il traffico aereo venne dirottato al nuovo scalo a partire dal 1949, e lo scalo venne abbandonato. I terreni ed i locali del vecchio Aeroporto militare vennero successivamente acquisiti dall'Agenzia spaziale italiana che nel 1975 vi installò una "Base di lancio palloni stratosferici".

È una delle poche strutture al Mondo in grado di poter gestire palloni per lanci transmediterranei (verso La Spagna) e transatlantici (cancellato nel 1977), fondamentali per le ricerche astrofisiche e astronomiche. Alla fine degli anni settanta la pista venne tagliata in due parti dalla costruzione dell'Autostrada A29. La base di lancio nel luglio del 2001 è stata intitolata a Luigi Broglio. La pista era in asfalto per una lunghezza di 1.100 metri.

Dicevamo che dopo la dismissione della base di Milo nel '49 venne costruito e inaugurato un nuovo aeroporto quello di Chinisia (vedi foto n.2 dall'alto). L'aeroporto è stato un aeroporto militare e civile, e si trova nella frazione di Rilievo, a sud di Trapani. La struttura, già utilizzata come importante campo di volo durante la seconda guerra mondiale con delle piste a Borgo Rizzo, venne inaugurata nel 1949 come aeroporto militare in sostituzione dell'Aeroporto militare di Trapani-Milo utilizzato fino a quel momento, e intitolata a Livio Bassi.Dal 1955 iniziò ad essere utilizzato anche come aeroporto civile per scali regionali.

L'attività come aeroporto civile venne interrotta nel 1961 quando i voli vennero spostati sul nuovo Aeroporto di Trapani-Birgi, i voli militari invece vennero effettuati fino alla sua dismissione alla fine degli anni ottanta; sull'aeroporto di Chinisia si intrecciarono varie storie circa il suo utilizzo per missioni di servizi segreti o traffico di armi e droga da parte della mafia trapanese.

Il 2 giugno 1964, anno successivo alla fondazione dell'Ati - Aero Trasporti Italiani, con l'entrata in servizio dei primi velivoli Fokker F27 e nell'ambito dell'operazione denominata "Aerobus", Birgi fu una delle prime destinazioni ad essere raggiunta dalla sussidiaria della compagnia di bandiera nazionale italiana. Lo scalo siciliano infatti era compreso nella rotta Roma- Napoli - Palermo - Trapani - Pantelleria inaugurata proprio in questa data. Il volo Palermo-Trapani - Pantelleria era il BM 114.

L'aeroporto di Birgi (in foto n.1 panoramica dall'alto), dista 15 chilometri dalla città di Trapani e 12 dalla città di Marsala. Lo scalo civile è intitolato a Vincenzo Florio, quello militare a Livio Bassi. Grazie alla posizione geografica strategica, dagli anni ottanta la struttura ha conosciuto un incremento dell'attività militare, zona separata dallo scalo civile al fine di garantire la piena autonomia di esercizio di entrambi i soggetti.

L'aeroporto militare è titolato al Tenente pilota Livio Bassi, Medaglia d'oro al valor militare. È sede del 37° Stormo dell'AMI, con gli F-16 del 18° e 10° Gruppo caccia intercettori, e dell’82° Centro CSAR (Combat Search and Rescue). L'aeronautica militare condivide con l'impianto civile l'unica pista operativa, la 13R/31L, mentre la 13L/31R viene utilizzata esclusivamente dai militari come pista di rullaggio o di emergenza.

Lo scalo civile di Birgi dispone di una pista in asfalto della lunghezza di 2.690 metri e nel 2009 vi sono transitati circa 1.069.528 passeggeri. Lo scalo inizia la sua attività a partire dai primi anni sessanta, quando vengono spostati i voli dall'aeroporto di Trapani-Chinisia, con collegamenti dell'Alitalia per Palermo, Pantelleria e Tunisi e dal 1964 con Napoli e Roma Fiumicino.

Dopo un prolungato periodo negli anni '90 di quasi inattività della compagnia di bandiera nello scalo (collegamenti solo con Pantelleria), dal 2003 il traffico aereo ha conosciuto un sensibile incremento grazie all'istituzione di tratte sociali per Bari Palese, Venezia Tessera, Milano Linate e Roma Fiumicino, operate fino al Luglio 2008 da Air One e successivamente da Air Bee fino al Settembre 2008. Dal settembre 2006, la compagnia low cost Ryanair opera giornalmente un volo con Pisa. A questo punto Ryanair decide di investire sullo scalo dopo averlo rilanciato, permettendone un sontuoso riammodernamento (vedi foto n.3) e rendendolo adatto ad un traffico corposo, costante in partenza e allo stesso modo in arrivo, in una zona che, dal punto di vista turistico, ha davvero, davvero tanto da offrire a Italiani e non.

A partire dal 2007 Ryanair ha attivato alcune rotte internazionali: in primavera per Barcellona (Girona) e in autunno per Düsseldorf, Brema e Stoccolma. Tra la primavera e l'estate del 2008 hanno preso il via i collegamenti per Dublino, Francoforte Hahn, Birmingham, Milano Orio al Serio e, nell'aprile 2009, Bologna. Dal 1 maggio 2009, con due aerei stanziati, Trapani è diventata la prima base Ryanair in Sicilia; ciò ha comportato l'introduzione di nuove rotte nazionali ed internazionali: Parigi (Beauvais), Brussels (Charleroi), Oslo (Torp), Treviso e Torino.

Dal 4 febbraio 2010 si aggiungeranno inoltre i voli per Bari e Brindisi. Sono state inoltre incrementate le frequenza delle rotte per Milano Orio al Serio e Roma (Ciampino), ed introdotti nuovi voli per l'isola di Malta e per Madrid. A partire dal Maggio 2010, la compagnia Ryanair ha annunciato di stanziare altri due aeromobili, con un ulteriore aumento di destinazioni servite in Italia e all'estero: Ancona, Cagliari, Genova, Trieste, Billund, Bratislava, Cracovia, Eindhoven, Goteborg, Karlsruhe, Ibiza, Liverpool, Londra Stansted, Maastricht, Memmingem, Valencia. Il vettore Meridiana opera invece collegamenti giornalieri con Palermo e Pantelleria. 

Nel marzo marzo 2011 l'aeroporto viene chiuso al traffico civile per qualche mese per l'utilizzo dell'aeroporto per le missioni Nato in Libia dopo il colpo di stato che aveva portato alla caduta del leader Gheddafi e all'inizio della guerra civile.

Nel piano regionale del trasporto aereo siciliano vi sarebbe stato (il condizionale è d’obbligo) il progetto la costituzione di due poli aeronautici: quello occidentale, costituito dagli aeroporti di Palermo e Trapani, e quello orientale, rappresentato dagli scali di Catania e Comiso.

La gestione dello scalo civile di Birgi è affidata alla società Airgest, costituita nel giugno 1992 ed operativa dal gennaio 1993. La società è a componente azionaria mista pubblico-privata, così suddivisa: Provincia Regionale di Trapani: 49,2653% (socio pubblico); Società Infrastrutture Sicilia S.r.l.: 37,5883% (socio privato) Quercioli Dessena Cesare: 9,3789% (socio privato); C.C.I.A.A. di Trapani: 2,0904% (socio pubblico), Vari: 1,70% (misto).

L'aeroporto di Birgi intitolato “Vincenzo Florio” (dal nome di un noto imprenditore e politico, fu armatore e produttore di vini a Marsala) si trova per buona parte sul territorio di Marsala per poche centinaia di metri nel territorio di Trapani, anche se, lo stesso nome "Birgi" deriva da quello di una contrada appartenente al Comune di Marsala.

Già nel 2009 era stato il consigliere provinciale Ignazio Passalacqua (Sel) a proporre per primo il cambio di denominazione dell'Aeroporto con un atto di indirizzo che fu successivamente votato nel 2010 all'unanimità del Consiglio provinciale. Al provvedimento allora si oppose il solo sindaco di Trapani Vito Damiano.

Purtroppo in tempi recenti sembra incrinato il rapporto fra Ryanair e l’Aeroporto di Birgi e ciò in considerazione che la compagnia irlandese vanta dei crediti dai Comuni dell’ormai ex Provincia di Trapani. Ryanair sembra intenzionata a concentrarsi esclusivamente su Palermo-Punta Raisi per quanto concerne la Sicilia Occidentale. Infatti molti dei suddetti collegamenti sono stati interrotti.

Per l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani il 2015 si è chiuso infatti con un numero di passeggeri leggermente in calo rispetto a quello dell’anno precedente. Secondo i dati pubblicati sul sito internet di Airgest, la società che gestisce lo scalo del capoluogo, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 dall’aerostazione sono transitati 1.586.992 passeggeri, con un lieve decremento dello 0,72% rispetto ai viaggiatori del 2014 (1.598.571 persone).

Un risultato praticamente identico (i passeggeri in meno sono stati circa 12 mila) ottenuto nonostante il numero dei movimenti presso l’aeroporto trapanese sia diminuito, invece, del 7,41%, passando dai 12.536 voli del 2014 agli 11.607 del 2015. Per il “Vincenzo Florio” si tratta del secondo calo annuo consecutivo, visto e considerato che il “picco” di passeggeri transitati si è registrato nel 2013, con 1.878.557 persone atterrate o partite dallo scalo gestito da Airgest.

L’augurio è che nel 2016 l’aeroporto torni a crescere dal punto di vista numerico, in modo da trainare l’economia del territorio provinciale.

Francesco Mezzapelle

20-02-2016 14,15

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