La Procura ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale che vede l’avvocato Michele Milazzo (noto anche per essere stato vice sindaco) indagato per abuso d’ufficio. L’udienza camerale davanti al gup Amato si terrà il 27 ottobre.
Non è affatto scontato, però, ogni qualvolta un pm chiede un’archiviazione, che il gup la disponga sic et simpliciter. Il giudice, infatti, potrebbe anche disporre un supplemento d’indagine o, in casi estremi, decidere persino un’imputazione coatta. Anche se questa, al momento, appare un’ipotesi piuttosto improbabile. Il procedimento a carico di Milazzo è stato avviato a seguito della denuncia presentata, nel febbraio 2010, da Diego Linares, figlio di un imprenditore dichiarato fallito dal Tribunale nei primi anni ’90.
Per quel fallimento, nel 1993, il Tribunale nominò Milazzo curatore. Nella querela, però, Linares accusava Milazzo di non essersi adoperato, negli anni, per affittare un immobile di via Trapani (che i Linares avevano ceduto alla Holz Italia, finendo così sotto processo per bancarotta fraudolenta) di cui il curatore fallimentare era custode. I proventi dell’affitto dell’immobile, si sosteneva nella querela, potevano essere “fonte di riduzione del debito”.
Esasperato dalle lungaggini che molto spesso caratterizzano le procedure fallimentari), il 27 gennaio 2010, Linares affrontò l’avvocato Milazzo davanti al suo studio legale, in via Saità, e con una violenta testata gli provocò la frattura del setto nasale. Per questo fatto, Linares, difeso dall’avvocato Vincenzo Forti, fu poi condannato a un anno e due mesi di reclusione, con pena sospesa. La sentenza è ormai definitiva.
P.A.
30/09/2015
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