Manifestazione #Ioapro15/01, dai ristoratori trapanesi scarsa adesione

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
15 Gennaio 2021 01:07
Manifestazione #Ioapro15/01, dai ristoratori trapanesi scarsa adesione

È partita dal web e si concretizzerà oggi la protesta pacifica #ioapro1501 che invita proprio oggi, 15 gennaio, i proprietari di bar e ristoranti ad aprire i propri locali "per non chiudere più". Un' iniziativa che esprime il disagio di una categoria, o almeno di quella parte che ha deciso di scendere in piazza - più o meno metaforicamente - e riprendere la propria attività. In Italia tantissime le adesioni ma a Trapani non si può dire la stessa cosa. A definire la suddetta iniziativa “iniziativa di disobbedienza Civile” ci hanno pensato direttamente Confcommercio Sicilia e la FIPE Sicilia, che attraverso un comunicato, fanno sapere che pur comprendendo che il settore è prossimo al collasso non potendo, pagare affitti bollette e mutui, pagare i dipendenti o anticipare la cassa integrazione, visto che questa continua a ritardare, non aderiscono alla suddetta iniziativa. "Le forme di protesta- affermano- devono essere rispettose delle regole e della Legge e soprattutto non devono mettere a repentaglio la sicurezza delle aziende, dei propri dipendenti e dei collaboratori e dei clienti stessi.

Si ricorda, altresì, che in caso si somministrazione di alimenti e bevande stante l’esplicito divieto del DPCM le aziende rischiano sanzioni amministrative da 400,00 a 200,00€ e persino la chiusura o la revoca della licenza, oltre a possibili denunce penali per procurata Pandemia, gli stessi clienti rischiano sanzioni da 400,00 a 1.000,00€". In città sono tantissime le attività che non aderiranno all'iniziativa. Tra questi l'Osteria il Moro dei fratelli Enzo e Nicola Bandi che per senso di responsabilità, di coerenza, di rispetto per chi non c'è più e chi sta male non aderiranno a nessuna iniziativa che violi le leggi in vigore.

"Tutti- afferma Enzo Bandi- abbiamo necessità di ricominciare ma non andando contro legge .Ovviamente mi aspetto da parte del governo degli aiuti concreti che fino ad oggi sono stati irrisori. Dopo più di 5mesi di chiusura a tira e molla siamo sempre al punto di partenza.

Bisogna avere il polso duro e avere il coraggio di chiudere tutto adesso per almeno 4 settimane. Poi un pensiero anche ai pochi controlli in città: "Chiedo anche al signor Prefetto, persona che stimo e conosco personalmente, di aumentare i controlli ,sia per il bene di chi lavora ma anche per chi ha necessità reale di recarsi a comprare qualcosa. Troppi assembramenti in diversi luoghi". Vogliamo riaprire- conclude- senza limitazioni, rispettando le regole ma serve un elevato senso di responsabilità da parte di tutti". C.P.

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