Marsala, aperto il “vaso di Pandora” degli affari sulla marijuana? Caccia all’assassino del mar. Mirarchi.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Giugno 2016 12:48
Marsala, aperto il “vaso di Pandora” degli affari sulla marijuana? Caccia all’assassino del mar. Mirarchi.

Vi sarebbe un più che probabile collegamento con l’operazione a vasto raggio avviata alcuni giorni fa dai carabinieri di Marsala e che ha portato alla scoperta di una grossa piantagione di marijuana.

Un “vaso di Pandora” che una volta aperto ha avuto conseguenze imprevedibili fino alla tragica morte del maresciallo Silvio Mirarchi, comandante della stazione dei carabinieri di Ciavolo, avvenuta ieri (non sono bastati diversi interventi chirurgici per salvargli la vita), a seguito di uno scontro a fuoco tra le campagne di contrada Ventrischi e Scacciaiazzo.

E' stato arrestato ieri sera dai militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani, guidati dal Colonnello Stefano Russo, il proprietario del terreno in cui sorge una piantagione di marijuana. Su quella piantagione stava indagando il maresciallo Mirarchi? 6.000 piante di canapa indiana celate fra le altre coltivazioni. Oppure il maresciallo Mirarchi in una operazione per rintracciare ladri di appartamento ha scoperto qualcosa di più grosso ben celato alla vista di chi percorre quelle trazzere?  

Così sarebbe stato un “vigilantes” della stessa piantagione a sparare quei colpi di pistola che hanno raggiunto alle spalle il maresciallo Mirarchi reo soltanto di essersi avvicinato troppo alla verità. Mirarchi era insieme ad un collega, entrambi in borghese, e probabile che i due siano stati scambiati per due componenti di una banda intenzionata a portare via parte del raccolto milionario.

D’altronde già alcuni giorni fa abbiamo raccontato di uomo rimasto ferito in una sparatoria nelle immediate vicinanze della cantina Concasio. La causa? Furti di marijuana in una piantagione, poi scoperta dai Carabinieri che hanno arrestato due rumeni e due mazaresi. Qualche giorno dopo sempre nella stessa zona era stato trovato il corpo senza vita di un cittadino romeno, un cadavere collegato alla sparatoria di qualche giorno prima.

E’ stato ascoltato il collega di Mirarchi (in foto nel riquadro), rimasto fortunatamente illeso, da lì si è risaliti alla proprietà della piantagione per la quale Mirarchi è stato sparato. Ma non finirà fin quando non sarà arrestato chi ha sparato quei colpi fatali.

Le indagini dei Carabinieri proseguono a ritmo serrato; nei prossimi giorni sarà a Marsala il Comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette prima per rendere l’stremo saluto ed onore al maresciallo Mirarchi (i funerali previsti sabato) e poi per fare il punto sulla situazione sempre più allarmante che vive il territorio sempre sotto scacco della criminalità, un territorio quella della provincia di Trapani ancora una volta attonito per il sacrificio di un vero servitore dello Stato.

Il maresciallo Silvio Mirarchi, 53 anni, era calabrese, di Catanzaro, ma residente a Marsala con la moglie e le due figlie, rispettivamente di 22 e 18 anni. Descritto come una persona sempre disponibile ed appassionato del suo lavoro. Alla famiglia ed ai colleghi del maresciallo Mirarchi sono arrivati messaggi di cordoglio dalle massime cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repèubblica Sergio Mattarella, fino ai rappresentanti delle istituzioni regionali e locali. Nel giorno della Festa della Repubblica Italiana la tragedia che ha colpito l'intera comunità trapanese non può che far riflettere sui valori fondativi della nostra Costituzione.  

Francesco Mezzapelle

02-06-2016 14,30

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