Marsala, elezioni: i “vecchi” plaudono agli “under40” ma fanno sempre accordi “sottobanco”.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
08 Marzo 2015 11:21
Marsala, elezioni: i “vecchi” plaudono agli “under40” ma fanno sempre accordi “sottobanco”.

Una partita su più livelli quella che si sta giocando a Marsala per comporre il quadro delle alleanze per le imminenti elezioni Amministrative. Il tempo stringe per tutti, mancano circa due mesi e mezzo, e molte questioni rimangono irrisolte. Diciamo la verità,

probabilmente a scompaginare i piani di molti personaggi politici che hanno retto le fila della Città in questi anni è stata la vittori alle primarie del Pd del dott. Alberto Di Girolamo. Bisogna però dire che lo stesso Di Girolamo per arrivare a quella vittoria ha probabilmente “bussato” anche alla porta di sostenitori non propriamente di sinistra; crediamo che la grande affluenza alle Primarie, quasi 6.000 marsalesi, non sia solo il frutto di una "movimentazione" del solo elettorato di sinistra.

Avversario numero uno di Di Girolamo è stato Luigi Giacalone la cui candidatura alle Primarie è stata supportata da pezzi importanti quali ad esempio il capo di gabinetto dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, cioè il marsalese Antonio Parrinello, e l’ex sindaco della Giunta Adamo, Antonio Vinci. La vittoria di Giacalone sarebbe stata auspicata dal segretario regionale Fausto Raciti e dai “crocettiani” per chiudere a Marsala quegli stessi accordi politici che reggono il Governo regionale, ed in parte quello nazionale.

Così la vittoria di Di Girolamo, restio a “barattare” con altre frange del Pd la propria posizione di candidato sindaco in cambio di un appoggio (con relative spartizioni di poltrone), la situazione si è complicata e non solo nel centro sinistra ma anche nel centro destra e negli ambienti della “intellighenzia” e borghesia marsalese è subentarta la paura di potere perdere il controllo della situazione.

Così si spiega l’intervento dell’ex sindaco Salvatore Lombardo che con una riunione “carbonara” ha riunito nelle sue stanze quanti avversano, ed hanno avversato, la candidatura di Di Girolamo definendola “debole” per una Marsala che vuol uscire dall’impasse degli ultimi cinque anni. Alla corte di Lombardo si sono presentati in molti sapendo che il “grande saggio” avrebbe dispensato loro consigli e come una sorta di mago Merlino avrebbe trovato la “pozione magica” per rimettere le cose a posto.

Di Girolamo va però avanti cercando di far quadrare il cerchio delle alleanze con l’interessamento del segretario regionale Raciti il quale ha dovuto tenere conto del risultato delle primarie. Così potrebbe rompersi, forse si è già rotto, il fronte dei Moderati con Udc, “Futuro per Marsala” e “Rinascita Marsalese” che dialogano con Di Girolamo. La candidatura di Di Girolamo è appoggiata anche da Massimo Grillo che vuol rientrare nell’agone della politica che conta. In questa partita, alla luce delle vicende regionali, potrebbe rientrare anche Art.4 il cui esponente locale, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano era stato uno degli “uditori” del progetto di Salvatore Lombardo. Un Niet a Di Girolamo è arrivato da “ProgettiAmo Marsala” di Enrico Russo.

Si sbaglia chi pensa però che Salvatore Lombardo desista dal suo tentativo di determinare il risultato delle elezioni; l’ex sindaco potrebbe a giorni sistemare alcune cose e sedare “frizioni”; sono vicine alle sue posizioni “Uniti Si Può” e “Progettiamo Marsala”. Chissà che in questo quadro possano rientrare le voci relative ad una possibile candidatura a sindaco dell’avv. Diego Maggio che godrebbe già del sostegno del movimento regionale “Insieme Si Può” e dal Partito Liberale di Roberto Tumbarello, giornalista e scrittore di origini marsalesi.

Un’inquietante “stand-by” è quello che riguarda il centro destra ed in particolare Forza Italia che ha più volte dichiarato di presentare un proprio candidato attraverso una coalizione di movimenti e forze afferenti, in questa coalizione rientrerebbe la Nuova Dc di Pino Ferrantelli. Il coordinatore di Forza Italia a livello provinciale, cioè il sen. Antonio D’Alì, non avrebbe ancora però sciolto le riserve sul nome del candidato che non dovrebbe però essere Enzo Domingo nonostante questi si sia messo disposizione; o meglio la candidatura di Domingo dipende –questa è l’impressione- da cosa viene fuori anche nelle altre coalizioni.

Inoltre sarebbe interessante capire cosa stiano “architettando” due personaggi molto influenti nella vita politica marsalese e cioè l’imprenditore Salvatore Ombra e l’avvocato Stefano Pellegrino, due figure molto importanti per rimanere “all’ombra” e spettatori; ci aspettiamo pertanto da entrambi, chissà forse unitamente, un colpo di coda per dare anche loro un “imprinting” alla campagna elettorale.

Di fronte a questo confuso e fosco scenario negli ultimi giorni si è formato un movimento di circa 200 under40 marsalesi che con un proprio documento ha lanciato un appello rinnovamento della politica e un cambiamento rispetto alle pratiche politiche correnti.

Così si legge nel loro comunicato: “la politica smetta di parlare a vanvera del futuro dei giovani e della continua fuga dei cervelli. E’ ora che si accorga che esistono tanti ragazze e ragazzi ventenni e trentenni che hanno studiato in tutta Italia e all’estero, che hanno girato e conosciuto il mondo, che hanno ricevuto premi e affermazioni in ambito culturale, sportivo, scientifico, accademico, etc. e che hanno deciso di ritornare o rimanere a Marsala e di creare qui le basi per il loro futuro. Giovani imprenditori, professionisti, artisti che, senza risorse e opportunità, arricchiscono ogni giorno Marsala con la loro creatività e intraprendenza, lontano dai riflettori della politica”.

Insomma questi giovani, e meno giovani, studenti, imprenditori, artigiani, artisti, liberi professionisti etc. hanno voluto dire basta ad un “sistema politico” che li ha visto soltanto come merce promozionale e, ancor peggio come serbatoio elettorale; i “200 illuminati” chiedono “un sindaco capace, finalmente, di farsi guida e regista di queste intelligenze, professionalità e capacità già presenti sul territorio, dal centro alle contrade, in modo da far sprigionare tutte queste energie positive che fino ad ora sono state ignorate dalla politica”.

La loro iniziativa, facile aspettarselo, ha ricevuto apprezzamenti, in maniera diretta o indiretta, dai personaggi protagonisti da sempre della vita politica marsalese e di quanti stanno freneticamente cercando di comporre alleanze, più o meno coerenti, per dare il via alla campagna elettorale.

La domanda è questa: questi 200 giovani, alle quale potrebbero unirsi altri ancora, rientreranno e saranno “assorbiti” dalle alleanze in campo (immaginiamo in cambio di qualche assessorato)? Oppure hanno compreso che in questo scenario, ripetiamo fosco, confuso ed inquietante, potrebbero finalmente esprimere un loro candidato che rappresenterebbe davvero la novità di queste elezioni avviate a marcia ridotta.

Francesco Mezzapelle

08-03-2015 12,00

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