Marsala, ex promotore finanziario Mediolanum assolto da truffa a Consel, ma entra nel vivo altro processo

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
14 Maggio 2016 07:14
Marsala, ex promotore finanziario Mediolanum assolto da truffa a Consel, ma entra nel vivo altro processo

Il processo che lo vede accusato di appropriazione indebita, truffa aggravata in concorso in danno di diversi clienti della locale agenzia della Banca Mediolanum è appena entrato nel vivo, ma nel frattempo è stato assolto dall’accusa di truffa ai danni della Consel.

Incassa, quindi, un punto a suo favore il 42enne marsalese Giacomo Di Girolamo, ex responsabile del gruppo di promotori finanziari dell’istituto di credito fondato da Ennio Doris e ingigantitosi con Silvio Berlusconi.

Per Di Girolamo, l’imputazione di truffa alla “Consel” era scattata per una richiesta di finanziamento di 27 mila euro. Ad assolvere l’ex promoter è stato il giudice monocratico Vallone. Nell’ambito della stessa “vicenda Consel”, Di Girolamo, difeso dall’avvocato Ignazio Bilardello, è stato già assolto anche dall’accusa di aver falsificato la firma dell’ex moglie.

E la precedente sentenza, emessa nell’ottobre 2014, è stata evidenziata dall’avvocato Bilardello nel corso della sua arringaPer il legale, infatti, se non fu Di Girolamo a falsificare la firma, non può essere lui, di conseguenza, l’autore della presunta truffa alla Consel. “Questa seconda assoluzione - commenta l’avvocato Bilardello – era assolutamente prevedibile. Anzi, un risultato certo, una logica conseguenza, dopo l’assoluzione con formula piena nel procedimento per falso. Sono stati fatti due processi per un unico fatto”. (in foto sede marsalese di Banca Mediolanum in piazza Piemonte e Lombardo)

I due procedimenti erano stati avviati a seguito della denuncia presentata contro Di Girolamo dall’ex moglie. Nel processo principale, la Mediolanum è al contempo responsabile civile e parte civile. Numerose le persone che hanno sporto denuncia affermando di essere state truffate. “Datemi i soldi che ci penso io fare tutto il resto…” avrebbe detto il Di Girolamo a diversi risparmiatori. Promettendo di versare le somme sui loro conti correnti o i libretti al risparmio, nonché di effettuare investimenti finanziari o stipulare contratti di pensione integrativa. Il denaro, però, secondo l’accusa, sarebbe finito nelle tasche del promoter. L’ammontare della truffa è stata quantificata in circa un milione di euro. Le parti civili sono una ventina. L’indagine è della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura.

A.P.

14-05-2016 9,00

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza