Marsala, Monumento ai Mille: al via messa in sicurezza. Il completamento nel bicentenario dello sbarco?

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
29 Marzo 2015 10:19
Marsala, Monumento ai Mille: al via messa in sicurezza. Il completamento nel bicentenario dello sbarco?

“Eppur si muove…”. Questa citazione sembra la più adatta per descrivere quanto sta avvenendo in merito al Monumento ai Mille di Marsala; un’opera incompiuta e lasciata per anni al degrado ed abbandono. Adesso arriva la notizia dell’avvio di lavori per la sua messa in sicurezza e per non far perdere ancor più la struttura. Ad eseguire i lavori sarà la ditta mazarese “Terranova Salvatore” aggiudicataria di un cottimo fiduciario con un ribasso del 36,123% sul prezzo a base d’asta di 101.108,20 euro. Tale cifra è stata ricavata dal ribasso d’asta operato sette anni fa dalla “R3 Costruzioni” che si aggiudicò la gara di appalto di circa 600.000, mutuo contratto attraverso la Cassa Depositi e Prestiti; la ditta acese inizio i lavori nel 2011 ma li ha interrotti più di due anni fa perché non gli sarebbero stati pagati i 240mila euro spesi.

Si narra che già dall'indomani dello sbarco la mattina dell'11 maggio 1860 di Garibaldi e i suoi uomini a Marsala, la cittadina decise che avrebbe dedicato ai suoi eroi un monumento.

Non si sa quali fossero i progetti iniziali. Certo è che negli anni Venti lo scultore Ettore Ximenes consegna al Comune il basamento in granito per un monumento rimasto però solo allo stadio di ideazione.

Il progetto compiuto arriva a ridosso del 1960, in occasione del centenario dell'evento che rende famosa la località in provincia di Trapani: a vincere il bando indetto dal Comune l'architetto Emanuele Mongiovì, la cui idea prevede due poppe di nave in travertino a grandezza quasi naturale, fuse in una sola prua, a ricordare i due bastimenti dell'impresa fusi nell'unicità del Risorgimento.

I lavori però iniziano con vent'anni di ritardo, nel 1986. A posare la prima pietra è l'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi. I lavori vengono però interrotti due anni dopo dalla magistratura su segnalazione della Capitaneria di porto di Trapani: l'area dove si sta costruendo è di proprietà del demanio marittimo e l'opera è abusiva.

Solo nel 2003 una variante urbanistica libera il monumento dai vincoli. Nel 2007 il Comune lancia una gara di idee per il completamento dell'opera. A vincere è il progetto più economico, 4 milioni di euro stimati, del catanese Ottavio Abramo.

I lavori per il primo stralcio cominciano –come suddetto- nel 2011, ma poi si arrestano nuovamente. Nel frattempo stesso anno si aspetta un finanziamento importante da parte del Governo nazionale, di circa 1 milione di euro, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario. Finanziamenti che non arriveranno mai nonostante le promesse dell'ex Giunta di Giulia Adamo.

Nel frattempo per il completamento dei lavori sarebbe necessario bandire una nuova gara d'appalto e reperire nuovi finanziamenti, in una storia che sembra ripetersi all'infinito, mentre lo scheletro di blocchi, pilastri e vasche di cemento armato che troneggia nel lungomare di Marsala si riempie di immondizia, trasformandosi sempre più in una oscena discarica.

La storia è così intrecciata e lunga che Giacomo Di Girolamo, Antonella Genna e Francesco Timo hanno dedicato un libro "Non più Mille" al calvario lungo un secolo e mezzo di promesse, rinvii, intralci, sprechi e insensatezze del manufatto celebrativo.

Sarà mai pronto per il bicentenario dello sbarco dei Mille o continuerà ad essere ricordato con ecomostro di marmo e spazzatura? Ad ogni modo una bella sfida per la prossima Ammnistrazione comunale.  

Francesco Mezzapelle

29-03-2015 12,00

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