“Eppur si muove…”. Questa citazione sembra la più adatta per descrivere quanto sta avvenendo in merito al Monumento ai Mille di Marsala; un’opera incompiuta e lasciata per anni al degrado ed abbandono. Adesso arriva la notizia dell’avvio di lavori per la sua messa in sicurezza e per non far perdere ancor più la struttura. Ad eseguire i lavori sarà la ditta mazarese “Terranova Salvatore” aggiudicataria di un cottimo fiduciario con un ribasso del 36,123% sul prezzo a base d’asta di 101.108,20 euro. Tale cifra è stata ricavata dal ribasso d’asta operato sette anni fa dalla “R3 Costruzioni” che si aggiudicò la gara di appalto di circa 600.000, mutuo contratto attraverso la Cassa Depositi e Prestiti; la ditta acese inizio i lavori nel 2011 ma li ha interrotti più di due anni fa perché non gli sarebbero stati pagati i 240mila euro spesi.
Si narra che già dall'indomani dello sbarco la mattina dell'11 maggio 1860 di Garibaldi e i suoi uomini a Marsala, la cittadina decise che avrebbe dedicato ai suoi eroi un monumento.
Non si sa quali fossero i progetti iniziali. Certo è che negli anni Venti lo scultore Ettore Ximenes consegna al Comune il basamento in granito per un monumento rimasto però solo allo stadio di ideazione.
Il progetto compiuto arriva a ridosso del 1960, in occasione del centenario dell'evento che rende famosa la località in provincia di Trapani: a vincere il bando indetto dal Comune l'architetto Emanuele Mongiovì, la cui idea prevede due poppe di nave in travertino a grandezza quasi naturale, fuse in una sola prua, a ricordare i due bastimenti dell'impresa fusi nell'unicità del Risorgimento.
I lavori però iniziano con vent'anni di ritardo, nel 1986. A posare la prima pietra è l'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi. I lavori vengono però interrotti due anni dopo dalla magistratura su segnalazione della Capitaneria di porto di Trapani: l'area dove si sta costruendo è di proprietà del demanio marittimo e l'opera è abusiva.
Solo nel 2003 una variante urbanistica libera il monumento dai vincoli. Nel 2007 il Comune lancia una gara di idee per il completamento dell'opera. A vincere è il progetto più economico, 4 milioni di euro stimati, del catanese Ottavio Abramo.
I lavori per il primo stralcio cominciano –come suddetto- nel 2011, ma poi si arrestano nuovamente. Nel frattempo stesso anno si aspetta un finanziamento importante da parte del Governo nazionale, di circa 1 milione di euro, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario. Finanziamenti che non arriveranno mai nonostante le promesse dell'ex Giunta di Giulia Adamo.
Nel frattempo per il completamento dei lavori sarebbe necessario bandire una nuova gara d'appalto e reperire nuovi finanziamenti, in una storia che sembra ripetersi all'infinito, mentre lo scheletro di blocchi, pilastri e vasche di cemento armato che troneggia nel lungomare di Marsala si riempie di immondizia, trasformandosi sempre più in una oscena discarica.
La storia è così intrecciata e lunga che Giacomo Di Girolamo, Antonella Genna e Francesco Timo hanno dedicato un libro "Non più Mille" al calvario lungo un secolo e mezzo di promesse, rinvii, intralci, sprechi e insensatezze del manufatto celebrativo.
Sarà mai pronto per il bicentenario dello sbarco dei Mille o continuerà ad essere ricordato con ecomostro di marmo e spazzatura? Ad ogni modo una bella sfida per la prossima Ammnistrazione comunale.
Francesco Mezzapelle
29-03-2015 12,00
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