Mazara, con l’estate rinasce il “partito della fornacella” in spiaggia?

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
03 Giugno 2019 10:38
Mazara, con l’estate rinasce il “partito della fornacella” in spiaggia?

L’estate non è ancora arrivata, ma l’arrivo di una prima bella giornata proprio in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, ha convinto diversi cittadini a recarsi in spiaggia per un primo bagno ed una prima tintarella. C’è pure chi ha deciso di inaugurare pure ieri la stagione delle “scampagnate in spiaggia” con tanto di barbecue e pasta al forno (in copertina foto scattata ieri a Tonnarella da un nostro lettore), mancava l’anguria ma per quella c’è ancora un mesetto di tempo, state tranquilli arriverà… “Il partito della fornacella” è ormai da anni che più raccoglie consensi nel corso dell’estate mazarese.

Comprendiamo che ad oggi le autorità di competenza, sia comunali che demaniali, non abbiano predisposto ancora il piano di intervento per garantire sicurezza e rispetto della spiaggia e degli specchi d’acqua prospicienti, e ciò non vale solo per il tratto di costa di Tonnarella ma anche per San Vito e Boccarena. Non vorremmo però che fin da adesso passi il messaggio che la spiaggia sia “no man’s land” e quindi praticabile per ogni genere di attività. Negli ultimi anni si è assistito a di tutto e di più, soprattutto nelle ore serali:  tende canadesi, ombrelloni e tavolate imbandite sulla sabbia, borse e sacchetti pieni di vivande varie disseminati un po’ dappertutto, grill (o fornacelle) pieni di carbone rosso vivo acceso e fumante, pronti ad accogliere le pietanze di carne o di pesce, disposti a fila sulla spiaggia, nelle vicinanze al muretto di protezione o, addirittura, sulla strada.

Certo è pur vero che molti fra gli avventori dei pic-nic serali a Tonnarella, dopo aver finito di cenare, hanno ripulito il luogo che hanno utilizzato per la bisboccia. Ma le conseguenze comunque non sono state trascurabili. I fumi dei grill, frammisti all’odore di alghe, hanno reso sovente poco gradevole la passeggiata sul lungomare; inoltre spesso i residui di carbone, ancora ardente, sono stati buttati nei cassonetti dei rifiuti, contribuendo a generare inavvertitamente possibili incendi; sulla spiaggia poi, per quanto fatta la pulizia, sono rimasti sempre tracce di carbone fra la sabbia.

Ricordiamo che “sulla spiaggia è severamente vietato l’accensione di qualsiasi fuoco” e che “per tale illecito è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa che va da 100 a 1.000 Euro”. D’altra parte proprio un cartello dell’Ufficio comunale Protezione Civile di Mazara, posto in strada sul transito di Tonnarella, ricorda che è vietato campeggiare, accendere fuochi (grill compresi) e abbandonare rifiuti in spiaggia. Auspichiamo pertanto un’azione preventiva e continuativa di vigilanza, in sinergia con altre istituzioni di competenza, da parte della nuova Amministrazione per garantire un controllo ed un’attività sanzionatoria nei confronti di chi commette reati ambientali lungo il litorale mazarese.

 Noi cittadini possiamo comunque segnalare tali illeciti e aiutare le competenti Autorità. Ci fa comunque ben sperare il fatto che proprio la settimana scorsa si sia tenuto un primo incontro fra la nuova Amministrazione Quinci, titolari degli stabilimenti balneari mazaresi e il rappresentante provinciale S.I.B. Confcommercio Marcello Bascone. Si è parlato di proposte, da discutere nel prossimo tavolo tecnico operativo, a partire dalla modifica del “Piano Spiagge” precedentemente proposto.

 Nel frattempo gli stessi proprietari degli stabilimenti balneari, attraverso la locale ConfCommercio, hanno chiesto all’Amministrazione di individuare un sito di stoccaggio della posidonia, spiaggiata in notevole quantità a causa dell’instabilità del mese di maggio, vista la loro impossibilità di rimuoverla. Francesco Mezzapelle

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