#mazarasipuò… evitare il trasferimento dei Licei Classico, Scientifico e Artistico in altre città.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
01 Luglio 2019 08:02
#mazarasipuò… evitare il trasferimento dei Licei Classico, Scientifico e Artistico in altre città.

Della questione ce ne siamo occupati negli ultimi mesi, purtroppo, però salvo qualche caso sporadico, non è stato oggetto di dibattito, forse volutamente, nel corso della recente campagna elettorale per le elezioni Amministrative. Adesso invece si corre il serio rischio che due Licei mazaresi, l’”Adria-Ballatore” (che accorpa Liceo Classico e Scientifico) e quello Artistico “Don Gaspare Morello”, dal prossimo anno scolastico, 2019-2020, possano essere trasferiti in altre città della Provincia, rispettivamente a Campobello di Mazara e Salemi.

La questione è stata sollevata anche nel corso delle ultime due sedute del nuovo Consiglio comunale. Il  14 giugno quando fu il consigliere Girolamo Billardello (M5S) a chiedere un intervento dell’Amministrazione. A rispondere fu proprio il sindaco Salvatore Quinci ad annunciare un imminente incontro con il Commissario del Libero Consorzio comunale di Trapani, il dott. Raimondo Cerami. Nel corso di quell’incontro il primo cittadino mazarese ha avanzato una proposta relativa alla messa a disposizione di locali comunali (fra probabili anche quelli di Mazara Due che ospitavano una scuola media) per l’ex Provincia; Quinci ha manifestato la difficoltà di potere intervenire, contabilmente, con soldi del Comune su un edificio di competenza della Provincia.

Ad ogni modo aspetta ancora una risposta dal Commissario Cerami. Nella scorsa seduta consiliare del 27 giugno, Stefania Marascia (SìAmo Mazara), presidente della V Commissione “Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Turismo, Sport, e Politiche Giovanili”, a nome della stessa Commissione, ha chiesto al sindaco Salvatore Quinci di attivarsi sia con la Regione Siciliana che con il Libero Consorzio per trovare una soluzione definitiva e scongiurare il trasferimento dei due suddetti Istituti. Il rischio di trasferimento dei due  Istituti scolastici a Campobello e a Salemi è frutto della fatidica delibera n.

98 del 28/12/2018 del Commissario Straordinario avente ad oggetto: “Piano di razionalizzazione degli immobili ad uso scolastico. Esercizio del diritto di recesso dai contratti di locazione passiva”. In pratica non sarebbe rinnovato il contratto di affitto per i locali di via Mario Mafai utilizzati dalla succursale dell’Istituto Tecnico Industriale “Francesco Ferrara” che  sarebbe spostata nei locali di contrada Affacciata (vedi foto n.2) attualmente in uso dal Liceo Artistico “Don Gaspare Morello” che sarebbe invece trasferito nella struttura “R.

Altavilla –Accardi” di Campobello di Mazara. Così come –secondo il suddetto “Piano di razionalizzazione”- non sarebbero rinnovati i contratti di affitto dei locali di via Arturo Toscanini utilizzati dalla succursale del Liceo Scientifico “Adria-Ballatore” e dei locali (vedi foto di copertina) di via Santa Maria delle Giummare utilizzati dal Liceo Classico “Adria –Ballatore”, le due succursali del Liceo “Adria-Ballatore” sarebbero trasferite presso l’IISS “Dante Alighieri” di Salemi.

Immaginate che da settembre, alla ripresa delle lezioni, più di 450 studenti del Liceo “Adria-Ballatore” siano costretti a raggiungere quotidianamente Salemi? Pensate un po’ il disagio per le centinaia di famiglie mazaresi, lasciando stare che per raggiungere Salemi in treno (ovviamente ritardi permettendo) dovrebbero scendere a Gibellina e da lì proseguire in bus verso il “Dante Alighieri” di Salemi; non da meno i disagi per  stesso numero di studenti del Liceo Artistico “Don Morello” spostato a Campobello di Mazara.

Diciamo la verità: sarebbe l’ennesimo schiaffo alla città di Mazara del Vallo. Ricordiamo che negli ultimi 10 anni la Città ha perso l’Ufficio del Giudice di Pace, le sezioni distaccate del Tribunale di Marsala, dell’Ufficio delle Entrate, della Camera di Commercio, del Catasto, della Serit. Si sono salvati soltanto l’ufficio di collocamento di via Castelvetrano e quello dell’Inps di via S.Maria di Gesù, per il resto un lungo elenco di schiaffi alla città, segno evidente di un isolamento politico in cui ha versato la Città di Mazara del Vallo in questi anni.

Ogni volta che un ufficio ha chiuso oltre al disservizio c’è stato un impoverimento della città un aumento dei costi per i professionisti, per gli operatori e quindi per i cittadini, una minore competitività del tessuto produttivo; come se non bastasse già la grave crisi dei settori primari quali pesca e agricoltura. Non abbiamo pertanto creduto alla disponibilità manifestata (a pochi mesi della fine del mandato) dalla precedente Amministrazione Cristaldi di concedere in comodato d’uso gratuito al Liceo “Adria- Ballatore” i locali del complesso monumentale di Sant’Agostino (per la cui ristrutturazione servirebbero un paio di milioni di euro considerato il degrado e l’abbandono nel quale si trova da alcuni anni).

Il trasferimento dei due importanti Licei a Campobello e Salemi sarebbe uno schiaffo ancor più duro, un brutto ceffone dato alle nuove generazioni, quelle nuove generazioni al centro della recente campagna elettorale ove tutti, ma proprio tutti, i sei candidati a sindaco avevano promesso azioni volte a far ritornare in Città quanti l’hanno lasciata per gli studi universitari… Sarebbe un bel paradosso! Questa volta però le responsabilità sarebbero condivise anche con la Regione Siciliana ed il Governo nazionale.

Vedi anche la nota dell’11 Giugno scorso da parte del Libero Consorzio Comunale di Trapani in occasione dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2019-2021. Attraverso quella nota il Commissario Cerami ricordò: “a causa dei minori trasferimenti statali e regionali non è stato possibile finanziare per l’intero anno solare la spesa per le locazioni degli edifici scolastici e le spese di funzionamento degli istituti di secondo grado che in atto risultano ferme alle previsioni di spesa, tali da garantire la conclusione dell’anno scolastico 2018-2019”.

Il Commissario Cerami auspicò pertanto, che in occasione dell’approvazione della legge collegata al Bilancio, la Regione siciliana possa destinare allo stesso LCC di Trapani, come più volte promesso, ulteriori trasferimenti al fine di garantire, anche per il prossimo anno scolastico, il regolare svolgimento delle lezioni ovvero di limitare il più possibile il ricorso al doppio turno delle lezioni a partire dal prossimo mese di settembre, visto che questo Ente è stato costretto a esercitare il diritto di recesso dai contratti di locazione passiva per l’Ente relativi ad immobili ad uso scolastico su tutto il territorio provinciale”.

Altra considerazione è legata in particolare alla storia centenaria del Liceo Classico di Mazara del Vallo. Inimmaginabile che Mazara sia immiserita dalla scomparsa del Liceo Classico “Adria, sarebbe una sconfitta civica e valoriale; già circa vent’anni fa il suo spostamento nel grande “garage” di via S.Maria della Giummare dalla prestigiosa sede (vedi foto n.3) dell’ex Collegio dei Gesuiti, (allora l’immobile fu dichiarato inagibile oggi invece in gran parte ristrutturato) fu un duro colpo da digerire.

Il Liceo Classico è stato il codice genetico di alta formazione di cultura meritocratica e anche antropologica di diverse generazioni, le quali hanno plasmato il volto civile della città. Ministri, deputati, sindaci, accademici universitari, avvocati, notai, medici, giornalisti, sacerdoti e cittadini competenti e attivi. Il Liceo è uno dei motori dell’identità storica di Mazara, bisogna tutelarlo e difenderlo per far crescere una nuova generazione di cittadini mazaresi. Per tutte queste ragioni, l’Amministrazione Quinci dovrebbe muoversi al più presto, battendo in primis i pugni sul tavolo degli organi di competenza; confidiamo anche nel concreto supporto ad essa da parte dell’”intelleghenzia mazarese” (sempre pronta ad organizzare convegni e incontri su svariati temi), delle istituzioni scolastiche cittadine, delle famiglie, studenti, comitati civici, partiti e movimenti:  un’azione civile di protesta per la quale vale la pena mobilitarsi.

Bisogna prendere in considerazione, prestissimo però, anche l’ipotesi che il Comune “anticipi” delle somme per potere ovviare (magari sistemando un immobile di proprietà comunale), qualora non vi fosse nessun’altra possibilità, al serio rischio di trasferimento dei due Licei in altre Città. Potrebbe essere giustificata come un’azione necessaria a garantire un servizio di pubblica utilità; crediamo che vi possa essere una modalità per motivare una spesa straordinaria quale quella di garantire il diritto allo studio.

Francesco Mezzapelle  

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