Partanna, la vita e l’amore sono più forti di tutto, benvenuto Vincenzo

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
24 Aprile 2020 12:14
Partanna, la vita e l’amore sono più forti di tutto, benvenuto Vincenzo

Fiocco azzurro in casa Trinceri-Candela, questa di certo è bella notizia, ma nascere nel periodo della pandemia da Covid-19 sicuramente è una bellissima notizia. "La vita e l'amore sono più forti di tutto. Benvenuto al mondo, piccolo "gigante"." questo è quanto si legge sul profilo Facebook dell'architetto Massimo Trinceri per annunciare la nascita del secondo genito Vincenzo. Abbiamo raggiunto telefonicamente lui e la moglie, l'avvocato Marika Candela, dopo il rientro a casa. PPP: Innanzitutto auguri per la nascita di Vincenzo, In questo periodo di emergenza, le uscite da casa sono state limitate, come avete fatto con i tracciati? MT/MC: Grazie di cuore per gli auguri.

Per noi, a partire dall’ 11 marzo e fino alla data del parto (16 aprile n.d.r.), le uscite non sono state limitate, sono state pressoché nulle. Fortunatamente per i beni di prima necessità e i farmaci abbiamo potuto contare sulle consegne a domicilio. Abbiamo deciso di far tendere allo zero il rischio di contagio in questo momento così importante e delicato per la nostra famiglia. Le uniche eccezioni sono state due uscite di Marika, nella prima decade di aprile, per consentire i controlli necessari.

All’ultima ecografia non ho potuto assistere. PPP: Come vi ha seguito la vostra ginecologa? MT: Per fortuna, pochi giorni prima che iniziasse l’isolamento, Marika aveva fatto un controllo ginecologico. Questo ci ha consentito di stare sereni per circa un mese. La visita di fine marzo, in accordo con la ginecologa, è stata rimandata di una settimana, nella speranza che nel frattempo l’emergenza COVID-19 si arrestasse o quantomeno si riducesse.

Riguardo agli ulteriori controlli di routine, programmati per le settimane antecedenti il parto, ci ha pensato Vincenzo a risparmiarceli in quanto è venuto alla luce con ben diciotto giorni d’anticipo sulla data prevista. PPP: Vincenzo è nato all'ospedale di Castelvetrano, come siete stati accolti dal personale sanitario? MT: Si, Vincenzo è nato all’ospedale di Castelvetrano. Siamo arrivati al pronto soccorso alle cinque del mattino. Marika è stata subito accompagnata in reparto dagli infermieri del pronto soccorso.

Io, invece, sono dovuto andare via subito. MC: In reparto sono stata accolta dal personale sanitario che mi hanno subito sottoposta al tracciato e ai controlli del caso. Ho aggiornato costantemente Massimo tramite il telefono fino all’ingresso in sala parto avvenuto alle 8.15 circa. MT: Ho saputo che mio figlio fosse nato grazie ad una foto scattata dal cellulare di una meravigliosa infermiera (che non ringrazieremo mai abbastanza) arrivatami su Whatsapp alle 9.40 circa, mentre aspettavo impazientemente notizie in macchina, nel parcheggio dell’ospedale. PPP: Quindi Massimo, hai non assistito al parto? MT: Ovviamente non ho potuto assistere al parto e questa è stata per me una circostanza particolarmente infelice; insieme a mia moglie avevamo immaginato a lungo come sarebbe stato vivere quel momento così intimo insieme.

Esserne stati privati, di sicuro, per noi è stato triste. Nonostante ciò però siamo convinti che, in un momento come quello attuale, tale misura sia opportuna e indispensabile per il bene di tutti. Purtroppo le neomamme non si trovano private dei loro affetti più intimi soltanto al momento del parto ma anche durante la degenza. Per una donna che ha appena partorito non è facile gestire tutto in solitudine. Per quanto mi riguarda è stata dura non poter tenere mio figlio tra le braccia per ben cinque giorni e non aver potuto supportare mia moglie in quei momenti di estrema fragilità.

Anche per Corinne, la nostra figlia maggiore, non è stato facile rinunciare agli abbracci della sua mamma e alla voglia di vedere qual fratellino che ha atteso impazientemente per quasi nove mesi. PPP: Qual è la situazione nel reparto di ginecologia dell'ospedale di Castelvetrano? MC: Il reparto è praticamente inaccessibile a qualsiasi ora del giorno a persone non autorizzate (parenti intimi compresi), questo contribuisce a mantenere il clima sereno e l’ambiente più sicuro nei riguardi della minaccia del Coronavirus di cui tutti, in questo moneto, abbiamo timore. PPP: Avete qualche consiglio da dare a chi si trova a dover partorire nei prossimi giorni? MT/MC: Il consiglio è quello di rispettare quanto previsto dalle attuali misure di sicurezza per il bene di tutti, principalmente per quello del nascituro e della mamma che sono i soggetti maggiormente esposti alle gravi conseguenze che il Corona virus può purtroppo portare. PPP: Grazie Massimo e Marika per il tempo che ci avete concesso ed ancora auguri!  MT/MC: Grazie a voi per l'occasione che ci avete dato.

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