Processo per favoreggiamento e sfruttamento prostituzione, pm invoca due condanne

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Novembre 2015 09:49
Processo per favoreggiamento e sfruttamento prostituzione, pm invoca due condanne

La condanna dei due imputati del processo sul “Cupid Club”, all’interno del quale, secondo l’accusa, si sarebbero prostituite diverse ragazze straniere, è stata chiesta dal pm Anna Cecilia Sessa. Per Diego Marino il pm ha chiesto 4 anni di reclusione.

Marino nel locale faceva il cameriere, ma per l’accusa avrebbe controllato, diretto e amministrato l’attività di prostituzione. Per Francesco Bianco, proprietario dell’immobile (in contrada Berbarello) sono stati invocati 3 anni. Dopo il pm, è stato il turno dell’avvocato Arianna Rallo, che difende Marino.

Il legale, invocando l’assoluzione del suo cliente (“il fatto non sussiste”), nella sua arringa ha affermato che all’interno del Cupido Club “non c’era prostituzione” e che “comunque Marino non ne era a conoscenza”. Il 23 novembre, per Bianco interverrà l’avvocato Paolo Paladino. Nel luglio 2013, l’operazione dei carabinieri “Cupido” sfociò in cinque misure cautelari (tre arresti domiciliari e due obblighi di dimora nel Comune di residenza).

Quando i militari fecero irruzione, nel locale erano presenti una ventina di clienti, intrattenuti da altrettante ragazze. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che per ogni prestazione sessuale (durata: 10 minuti) i clienti pagavano 50 euro. Metà della somma sarebbe stata incassata dai gestori del locale.

A.P.

(Comunicato Stampa)

05/11/2015

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