“Qui comandiamo noi!”. Sembra essere questo il pensiero di chi, nel quartiere popolare Sappusi, nell’immediata periferia nord di Marsala, ha occupato (riteniamo abusivamente) spazi di verde (si fa per dire) pubblico per realizzare (altrettanto abusivamente) dei piccoli canili.
Spazi recintati con reti metalliche (vedi foto n.1) all’interno dei quali sono stati reclusi alcuni “amici a quattro zampe”. Diversi abitanti del quartiere si lamentano. Ma a bassa voce. Hanno, infatti, paura di eventuali reazioni violente. Pare, infatti, che a realizzare le strutture abusive, comportandosi da veri padroni di ciò che a loro certamente non appartiene, siano persone “poco raccomandabili”.
E’ noto che in questo quartiere popolare, come in realtà analoghe della periferia marsalese, abitano anche dei pregiudicati, più o meno pericolosi. Alcuni sono anche agli arresti domiciliari per rapine, furti o spaccio di droga. E talvolta, dal balcone, insultano o minacciano chi magari, alla guida di un’auto, non frena almeno dieci metri prima se per strada c’è qualche loro cane. Naturalmente libero e privo di guinzaglio e museruola.
“E’ giusto occupare spazi di verde pubblico per costruire canili privati? – si chiedono, intanto, alcuni abitanti del quartiere – l’abbiamo anche fatto presente a qualche vigile urbano. Ci è stato risposto: ‘sporgete denuncia’. Ma come si fa? Rischieremmo reazioni molto brutte. Al che lo stesso vigile ci ha detto: ‘scrivete, allora, anche una lettera anonima, solo così potremo intervenire’. Ma insomma – concludono gli abitanti che non hanno nulla in comune con coloro che si sentono i padroni della zona – com’è possibile che una segnalazione orale e confidenziale non sia sufficiente?
Com’è possibile che chi di competenza non si accorga di queste irregolarità e di questo sconcio? Non era già sufficiente il problema dei sacchetti d’immondizia gettati per strada (vedi foto n.2) e dei cani randagi che ne spargono il contenuto per terra cercando cibo? Adesso, anche la puzza delle feci dei cani chiusi in quelle gabbie…”.
Da una lettera anonima di alcuni cittadini
13-06-2015 12,00
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