Selinunte piange Sebastiano Tusa, il cordoglio di Musumeci e Sgarbi

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
10 Marzo 2019 16:50
Selinunte piange Sebastiano Tusa, il cordoglio di Musumeci e Sgarbi

L’immane perdita che ha colpito il mondo della cultura italiana tocca da vicino anche la nostra Selinunte che per Sebastiano Tusa era una parte importante della sua formazione culturale. Il padre , il grande archeologo Vincenzo, rivestì un ruolo fondamentale nella valorizzazione e nella nascita del parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa che infatti porta il suo nome. E per Sebastiano che era nato  e cresciuto tra quelle pietre, i ruderi selinuntini avevano un posto importante nel cuore ed a molti castelvetranesi era legato da un affetto particolare che lo facevano spesso tornare da queste parti, non solo per motivi di studio o approfondimento, ma anche per convegni scolastici di particolare valore.

 Per questo possiamo dire che anche Castelvetrano oggi perde uno dei suoi figli migliori, il padre era stato insignito della cittadinanza onoraria dall’allora sindaco Gianni Pompeo, ed un pensiero lo rivolgiamo ai suoi cari per l’incalcolabile perdita. AQ   La scomparsa del professore Tusa  è stata commentata da diversi protagonisti.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che lo aveva voluto come assessore alla cultura nell’aprile dello scorso anno dopo le dimissioni Vittorio Sgarbi ha così commentato: “Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell'Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: l'assessore Sebastiano Tusa era sull'aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro.

Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell'Isola.” E proprio Vittorio Sgarbi storico e critico d'arte, deputato alla Camera ha affidato ai social un pensiero molto toccante: «Resta il suo pensiero - ricorda Sgarbi - l'intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza, e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza.

In pochi casi l'archeologo, lo scienziato si era fatto politico con tanta naturalezza, continuando a vedere le cose, la storia e il mondo senza calcoli e strategia, per amore della bellezza, per la certezza che il mondo antico in Sicilia era ancora vivo. Potevano risorgere sculture, rinascere kouroi, uscire Venere dall'acqua. E come vive la storia con noi, vive anche lui oltre la sua apparente fine»  

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