Sequestro Gruppo Licata, incontro tra il Sindaco di Petrosino ed il curatore delle società

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
15 Maggio 2015 11:30
Sequestro Gruppo Licata, incontro tra il Sindaco di Petrosino ed il curatore delle società

Si è svolto questa mattina a Petrosino, un incontro tra il sindaco, Gaspare Giacalone e il Dott. Antonio Fresina, commercialista, nominato dalla Procura della Repubblica di Marsala per la gestione delle società sequestrate al Gruppo Licata. Tema al centro dell’incontro: la tutela e le condizioni contrattuali di lavoro dei dipendenti delle società poste sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.

Sono circa cinquecento, tra soggetti a tempo indeterminato e stagionali - fa sapere il Dott. Fresina – gli impiegati che nel periodo estivo lavorano nelle strutture del gruppo dislocate nei comuni di Petrosino e Marsala.

Ricordiamo infatti che all’esito di complesse attività di polizia economico-finanziaria coordinate dalla Procuradella Repubblica di Marsala, il Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani e l’aliquota Guardia di Finanza della Sezione di Polizia giudiziaria presso la procura di Marsala hanno lo scorso aprile proceduto al sequestro preventivo di società, beni e disponibilità finanziarie per circa 100 milioni di euro.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato nell’ambito di un’indagine per frode fiscale e truffa ai danni dello Stato in cui risultano indagate 13 persone.

In particolare, è stato rilevato che una holding operante nel settore turistico-alberghiero era ricorsa all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (oltre 20 milioni di euro) al fine evadere le imposte e di ottenere finanziamenti pubblici non spettanti (fondo europeo per lo sviluppo regionale) per oltre 6,5 milioni di euro che, in tal modo, sono stati distratti allo sviluppo del territorio e della sana imprenditoria con evidente distorsione del particolare settore economico di riferimento (lussuose sale ricevimento, ristoranti, piscine e centri benessere).

I fatti di reato messi a nudo dall'indagine sono apparsi di straordinaria gravità sia alla luce del lungo arco temporale nel quale sono stati commessi e reiterati, sia in ragione dell'imponente quantità di risorse che gli autori della frode hanno sottratto alla fiscalità generale e allo scopo al quale dovevano tendere.

Per tali ragioni è stato emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato:- ad aggredire quei beni e disponibilità finanziarie illecitamente accumulate pari al valore delle imposte evase e al valore degli illeciti finanziamenti percepiti (oltre 13 milioni di euro);- ad evitare un concreto pericolo di reiterazione e aggravamento del reato, sottraendo l’intero compendio aziendale (per un valore di circa 87 milioni di euro) alla gestione dei suoi amministratori.

In particolare i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani, unitamente ai colleghi della aliquota Guardia di finanza della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Marsala. hanno sottoposto a sequestro, affidando il tutto ad un amministratore giudiziario, i seguenti beni:- le quote sociali e i compendi aziendali di quattro società di capitali operanti nei comuni di Marsala e di Petrosino (244 terreni, 52 fabbricati, 13 automezzi e 24 conti correnti) per un valore, come detto, di circa 87 milioni di euro;- titoli e disponibilità finanziarie, riconducibili agli indagati, per circa 5 milioni di euro;- beni immobili e quote societarie, riconducibili agli indagati, per circa 8 milioni di euro.

Francesco Mezzapelle

15-05-2015 13,15

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza