TRAPANI – Parte dalla spiaggia di Nubia la “Settimana Azzurra”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
07 Aprile 2016 20:18
TRAPANI – Parte dalla spiaggia di Nubia la “Settimana Azzurra”

Questa mattina dalla spiaggia di Nubia, sita sul territorio di Paceco, è partita la SETTIMANA AZZURRA, organizzata e fortemente voluta dal Comitato NO TRIV TRAPANI, in occasione del prossimo referendum popolare del 17 Aprile, fermamente contrario alle trivellazioni del nostro mare, al fine di sensibilizzare i cittadini del nostro territorio, affinché vadano in massa a votare per il SI.

Dopo aver passeggiato lungo la battigia, ammirando il mare, elemento unico e prezioso, è stato offerto ai numerosi cittadini intervenuti, presenti anche alcuni turisti di passaggio, il tradizionale PANE CUNZATO che racchiude nella sua estrema semplicità, il legame antichissimo che lega la gente di Sicilia con il suo territorio.

L'immensità del mare legata alla magia delle saline di Nubia ci ha regalato uno scenario veramente unico. Come coreografia, sullo sfondo si stagliano i contorni delle isole Egadi che raggiungeremo domani. Questo è il primo dei sette incontri programmati con le nostre comunità.

A Favignana ripeteremo, con le stesse modalità, l'incontro a con i cittadini dell'isola. Questa volta ci accoglierà la fantastica spiaggia della Playa. Sabato 9 saremo a Trapani, a Chiazza, fino alle 18:00 per informare i cittadini del capoluogo sui temi del referendum.

Domenica 10 sarà la volta della fantastica spiaggia di San Vito Lo Capo, che ci vedrà ospiti fino alle 18:00. Lunedì 11 la passeggiata partirà da Rio Forgia, nel territorio di Valderice. Il giorno seguente, martedì 12, incontreremo i cittadini di Cornino nel meraviglioso scorcio del molo turistico.

Chiuderemo le nostre passeggiate, l'indomani, mercoledì 13, sulla bellissima spiaggia cittadina di San Giuliano, sul territorio di Erice. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 10:00. Ricordiamo che nello specifico referendario siamo contrari al passaggio della normativa in vigore (comma 17, terzo periodo, dell'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale") che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalla costa italiana senza alcun limite temporale, voluto e votato dal governo Renzi, dal PD e dai suoi alleati di governo, contenute nel provvedimento chiamato SBLOCCA ITALIA,  a danno del nostro meraviglioso mare, che per noi resta una immensa risorsa da proteggere ad ogni costo.

Le scelte attualmente avallate dalle compagnie di ricerca, la richiesta di nuove autorizzazioni, i progetti in essere, non nascono dal caso.

Sono frutto di un'ottica ponderata, mirata, figlia di studi già avanzati a partire dagli anni '80. Quando il prezzo del petrolio è schizzato a 70- 80 dollari al barile, le compagnie petrolifere hanno fermato le macchine. Ma sono state lungimiranti: hanno fotografato le riserve del nostro paese attraverso ben 7000 pozzi. Hanno portato avanti una ecografia puntuale del nostro sottosuolo individuando potenziali bacini.

Oggi, i signori del greggio, raccolgono quel che hanno seminato in vent'anni. La tipologia di idrocarburi presenti nel sottosuolo nostrano non appartiene alla categoria dei cosiddetti 'petroli facili'. Il prodotto, per la verità molto ricco di zolfo, è come incapsulato all'interno dei pori rocciosi.

Estrarlo implica innanzitutto costi più elevati di pre- raffinazione. A differenza dei combustibili fossili e nucleari, fonti di energia inquinanti e obsolete, le fonti rinnovabili – sole, vento, mare, calore della Terra – sono inesauribili, pulite, sicure. Attualmente in Italia le fonti rinnovabili garantiscono oltre il 37% dei consumi elettrici, ma dobbiamo guadaganare terreno verso un modello energetico distribuito, oggi sempre più competitivo, costruito sull'efficienza energetica, il risparmio, l'autoproduzione e lo scambio di energia.

Noi cittadini NO TRIV TRAPANI spingiamo in questa direzione: cittadini e territori possono essere i protagonisti di un cambiamento epocale, in molti comuni italiani sta già accadendo. Un futuro 100% rinnovabile non è utopia ma una grande opportunità in Italia, in Europa e nel mondo. Una risposta piena di speranza ai drammi determinati dal clima, dalle guerre per il petrolio, dalla crisi ecomonica.

Comunicato stampa

07/04/2016

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