Truffa allo Stato e bancarotta, altro processo in vista per Antonio Correra

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
04 Ottobre 2015 20:55
Truffa allo Stato e bancarotta, altro processo in vista per Antonio Correra

Un altro processo si profila all’orizzonte per il 35enne agente di commercio Antonio Correra. Si tratta del procedimento che lo vede indagato per truffa allo Stato e bancarotta fraudolenta .

Adesso all’agente di commercio marsalese, noto soprattutto per le sue vicende giudiziarie, è stato notificato l’avviso conclusioni indagini preliminari. La Procura, dunque, si appresta, salvo (improbabili) sorprese, a chiederne il rinvio a giudizio.

Nell’ambito di questa inchiesta, svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, lo scorso 8 giugno, Correra fu posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Montepulciano. Tornò in libertà il mese successivo su disposizione del Tribunale del Riesame, secondo il quale comunque “sussistono i gravi indizi di colpevolezza”.

Personaggio piuttosto noto per aver fatto arrestare, nel 2008, due marsalesi da lui accusati di estorsione e usura, ma poi assolti da queste accuse e condannati a 5 mesi soltanto per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni, Correra avrebbe truffato lo Stato attestando “falsamente”, secondo la Procura, di essere vittima di presunti “cravattari”. Ingannando, così, la prefettura di Trapani al fine di accedere al relativo “fondo di solidarietà” e incassare quasi 200 mila euro. E con una parte della somma (158 mila euro) ha, poi, comprato un’abitazione a Montepulciano (Siena), sequestrata dalla magistratura e nella quale si trova agli arresti domiciliari.

L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini. La bancarotta fraudolenta, invece, viene contestata in quanto Correra avrebbe sistematicamente impoverito il patrimonio della fallita “Kemical Green”, di cui era legale rappresentante, prelevando dalle casse della società oltre 212.749 euro. Intanto, sono già tre le condanne subite in primo grado dal Correra: tre anni e 8 mesi di reclusione per truffe in danno di aziende che producono e commercializzano fertilizzanti agricoli, un anno e 4 mesi per ricettazione assegni rubati e 8 mesi per calunnia.

A.P

04/10/2015

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