Una campagna elettorale fra sangue, merda, passione e disgusto

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
18 Maggio 2015 18:46
Una campagna elettorale fra sangue, merda, passione e disgusto

Mancano poco più di una decina di giorni, e poi un eventuale ballottaggio, per sapere chi sarà il sindaco di Marsala nei prossimi cinque anni. Sono quattro i candidati alla poltrona di primo cittadino, ma man mano che i giorni passano appare sempre più evidente che sarà una corsa a due e questa vede da una parte Alberto Di Girolamo e dall’altra Massimo Grillo.

Non starò a parlarvi delle liste e dei gruppi dai quali appoggiati, quelli ormai sono di dominio pubblico; per i giochi sottobanco e sorprese dell’ultima ora vi è sempre tempo, anche durante il silenzio elettorale.

Oggi però è una giornata che rappresenta uno spartiacque, entrambi i due candidati hanno iniziato ad attaccarsi direttamente prima sui programmi e poi anche sul piano professionale ed anche personale. Si parla sempre di progettualità prima delle elezioni, si lascia un bel sorriso a tutti e si è sempre disponibile ad ascoltare tutti, ma proprio tutti.

I due anni di Giulia Adamo hanno troppo radicalizzato il dibattito politico a Marsala: chi pro e chi contro l’Amministrazione, ma al di là degli alterchi in Consiglio comunale e di discussioni nei salotti buoni della Città, la società civile è rimasta inerme. Inermi, e fermi al loro posto sono rimasti soprattutto quei grandi saggi e politici consumati che non hanno saputo costruire nei tempi necessari un’alternativa, salvo poi arrangiarsi di fretta e furia ed a campagna elettorale iniziata, per costruire una coalizione più allargata possibile politicamente e socialmente. Marsala è rimasta “impassibile”, indifferente anche nel lungo periodo di commissariamento, soltanto l’informazione, quella con la schiena dritta, ha mostrato i reali problemi che attanagliano la Città, tutta, dal centro alle numerose contrade.

Poi di colpo arrivano le elezioni amministrative e gli “slepeers” si svegliano scrivendo progetti, dispensando progetti e buoni propositi partoriti sempre fra pochi amici e nell’interesse di pochi. Vorremmo essere davvero smentiti coi fatti una volta terminata questa campagna elettorale caratterizzata da sangue, merda, passione disgusto… Excusatio non petita accusatio manifesta.

Francesco Mezzapelle

18-05-2015 20,30

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