Aggressione a Patrizia Paganelli: pm Silvia Facciotti condanna per Francesco Lo Grasso

Redazione Prima Pagina Marsala

Tentato omicidio è il reato contestato al 69enne marsalese Francesco Lo Grasso, che il 3 agosto 2015 fu arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver colpito a manganellate in testa la giornalista Patrizia Paganelli, sua vicina di casa.

Teatro dei fatti fu lo spiazzo antistante le abitazioni dei due protagonisti della vicenda, in contrada Berbaro. Alla base della feroce aggressione, pare, dissidi sul diritto a parcheggiare l’auto in quello spazio. Adesso, per Lo Grasso, tutt’ora agli arresti domiciliari (ma lontano dalla sua abitazione), il pm Silvia Facciotti ha chiesto la condanna a 4 anni e 9 mesi di carcere. Il processo, con rito abbreviato, si tiene davanti al gup Annalisa Amato. Ammessi come parte civile sia la Paganelli, che il marito (il noto medico pneumologo Antonino Ingrassia) e il figlio.

Ad assisterli sono gli avvocati Stefano Pellegrino e Salvatore Fratelli. A difendere l’imputato sono, invece, Paolo Paladino e Angelo Vita. “Contiamo di chiarire alcuni aspetti – dichiara Angelo Vita – che potrebbero far emergere una situazione diversa, sul piano giuridico, da quella prospettata”. Forse, si tenterà di alleggerire la posizione dell’imputato tentanto di trasformare l’accusa da tentato omicidio in lesioni. La prossima udienza si terrà il 16 febbraio.

Dopo l’aggressione fu la stessa giornalista di origine romana, a raccontare, su facebook, l’accaduto. “Oggi hanno tentato di uccidermi – scrisse - otto colpi in testa con una spranga di ferro. Ho urlato disperatamente per chiedere aiuto ma non è uscito nessuno, se non arrivava mio genero a salvarmi sarei morta”. La prognosi dei medici del Pronto soccorso fu di trenta giorni.

A.P.

04/02/2016

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