Covid-19, Gaspare Giacalone contro i colleghi sindaci “furbetti del vaccino”
“Ho saputo di colleghi sindaci che hanno fatto i furbi con i vaccini, scavalcando il turno per riceverli prima degli altri. A Corleone si è dimesso il sindaco per questa ragione mentre altri in Sicilia sono indagati. Una vicenda che trovo riprovevole. Un primo cittadino per me è chiamato così perché prima di ogni altro deve vivere e sentire sulla sua pelle i problemi della propria gente. Non siamo primi cittadini per avere privilegi e passare davanti a tutti. Non siamo nemmeno quelli che in matematica vengono definiti “numeri primi”, divisibili solo per se stessi e per 1.
Noi dobbiamo essere divisibili per l’infinita serie di numeri naturali, per tutti”. Questo quanto scritto sul suo profilo face book dal sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, che non è rimasto certamente insensibile a quanto accaduto negli ultimi giorni. Giacalone (in foto collage di copertina) si riferisce, probabilmente, anche a quanti pur di “saltare la fila” per la tanto attesa vaccinazione avrebbero trovato l’escamotage di iscriversi a qualche associazione di volontariato che per la loro tipologia hanno priorità nelle vaccinazioni; ciò potrebbe essere accaduto anche nelle principali città della provincia (così come riportato da altre testate giornalistiche).
Sarebbe auspicabile che l’Asp di Trapani (alla quale vengono riportati tutti i vaccinati nei distretti sanitari di sua competenza) faccia chiarezza su questa vicenda verificando, magari incrociando le liste dei nuovi vaccinati con quelle dei nuovi iscritti, di recente, ad associazioni di volontariato (o similari); ciò certamente potrebbe far chiarezza su eventuali dubbi circa la presenza di rappresentanti istituzionali “furbetti” che qualora scoperti avrebbero soltanto come via d’uscita le dimissioni dalla carica ricoperta.