Egadi, barca dei migranti semi-affondata a Marettimo: l’AMP chiede di accertare se c’è rischio di inquinamento ambientale

Redazione Prima Pagina Marsala

In relazione allo sbarco di 50 immigrati avvenuto il 17 ottobre scorso presso Cala Spalmatore, nell'Isola di Marettimo, a seguito del quale è semi-affondata sulla costa rocciosa,

all'interno della Zona A dell'Area Marina Protetta, un'imbarcazione di 15 metri in legno, la Direzione dell'AMP ha richiesto alla Capitaneria di porto di Marettimo di verificare la presenza, o meno, di idrocarburi o altri inquinanti a bordo, al fine di determinare gli interventi necessari per scongiurare il rischio di un potenziale grave danno ambientale in un'are di massima tutela.

La lettera è inviata per conoscenza anche al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Capitaneria di porto di Trapani e al Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto.

Contestualmente, il Comune di Favignana ha completato in tempi rapidissimi il recupero dell'altra barca dei migranti, arenatasi il 6 ottobre sulla costa di Favignana, in località Scalo S. Giuseppe. L'intervento, realizzato con fondi comunali, è avvenuto appena in tempo, prima dell'arrivo della violenta mareggiata di questi giorni, a seguito dell'autorizzazione concessa all'Area marina protetta dalla Procura della Repubblica di Trapani, che aveva posto l'imbarcazione sotto sequestro.Il Sindaco di Favignana e Presidente dell'AMP, Giuseppe Pagoto sta verificando la possibilità di realizzare al più presto un analogo intervento anche per l'imbarcazione semi-affondata presso Cala Spalmatore, a Marettimo.

(Comunicato stampa)

23/10/14  17,45

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