Giulia Adamo: “Quella di un anno fa una sentenza assurda. Se avessi appreso prima dell’annullamento mi sarei candidata”

Redazione Prima Pagina Marsala

“Circa un anno fa una sentenza strabiliante ha massacrato una città ed il suo sindaco”. Così Giulia Adamo all’indomani dell’appresa notizia circa l’annullamento- da parte della Corte di Cassazione- della sentenza della Corte d’Appello di Palermo che lo scorso 16 luglio la condannò a due anni e dieci mesi di

reclusione per il reato di concussione. Condanna cui fece seguito la sua sospensione, in applicazione della legge Severino, e le sue successive dimissioni dalla carica di sindaco.

“Non volevo dimettermi- ha spiegato la Adamo in conferenza stampa questa mattina-, avrei voluto provare a dimostrare l’assurdità di questa sentenza e riprendere in mano l’attività amministrativa. Ma sono stata costretta dalle circostanze: l’applicazione della legge Severino è avvenuta nei miei confronti quasi in immediato e, nel frattempo, la Procura di Marsala aveva aperto un fascicolo contro me per abuso di potere, mi sono sentita abbandonata da tutte le istituzioni”.

I fatti che avevano portato alla condanna dell’ex deputata regionale risalgono al 2005: secondo l’accusa, Adamo avrebbe bloccato l’erogazione di alcuni finanziamenti in favore del Convitto per Audiofonolesi di Marsala al fine di “costringere” il rettore dell’Ente a dimettersi dalla carica per sostituirla con una persona a lei più gradita. “Un’ipotesi folle- ha commentato questa mattina Adamo- anziché indagare sulle cose che non andavano nel convitto, che ha percepito dalla Provincia soldi indebitamente, è scattata una denuncia nei miei confronti”. “Io non ho mai promesso nulla, questo modo di fare politica non mi appartiene. La mia onestà la conoscono tutti”.

Ma ora che la sentenza della Cassazione ha decretato l’assoluzione dell’ex sindaco di Marsala, indietro non si può tornare. Ingiustizia o no, il 31 maggio e il 1° giugno prossimi si voterà per il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale di Marsala. “La Legge Severino è un’arma impropria per fare politica- dice Adamo- ormai basta denunciare un sindaco per farlo fuori. Ma gli avversari politici non si eliminano con le sentenze”.

E sul quadro politico attuale dice: “Faccio fatica a capire chi sia il candidato sindaco meno peggio. Ho provato a sostenere la candidatura di Giacomo Dugo, ma in molti erroneamente non hanno creduto in lui. Se avessi appreso della decisione della Cassazione quindici giorni fa mi sarei candidata io”.

Pamela Giampino

07/05/2015

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