Il marsalese Cipriano Sciacca ed il messinese Fortunato Romano entrano nella Presidenza Generale dell'MCL

Redazione Prima Pagina Marsala

Il marsalese Cipriano Sciacca ed il messinese Fortunato Romano sono stati nominati sabato scorso a Roma membri della Presidenza Generale del Movimento Nazionale Cristiano Lavoratori (MCL). Completano l'organico Leonardo De Marco, Nicola Napoletano e Giancarlo Moretti. Il Movimento, animato da finalità sociali, di solidarietà, di assistenza ai lavoratori e alla famiglia, ha anche annunciato i nomi dei rappresentanti della Presidenza Generale per il prossimo quadriennio: Alfonso Luzzi assume la carica di Presidente Generale, affiancato da Guglielmo Borri in qualità di Vicepresidente Vicario, mentre Maria Rosaria Sara Pilla, Michele Cutolo e Margherita Peroni ricoprono il ruolo di Vicepresidenti. Vincenzo Massara è stato nominato Segretario Generale, Stefano Ceci Amministratore, e Tonino Inchingoli Presidente del Consiglio.

Altri due siciliani sono stati chiamati a far parte dell'Esecutivo Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori; sono il presidente e il segretario regionale della MCL Sicilia, Giorgio D'Antoni di Castelvetrano e Giuseppe Gennuso di Palermo. La presenza significativa di 4 leader siciliani nei vertici di MCL sottolinea l'unità nazionale nel perseguire soluzioni concrete per la questione meridionale, il lavoro, lo sviluppo e il progresso, dimostrando l'importanza di superare le divisioni regionali per il bene comune dell'intero paese.

Durante il recente Congresso nazionale a Roma, il MCL, movimento operante nel terzo settore con 220mila iscritti, presenti in tutte le Regioni e anche all'estero (Europa, Nord e Sud America e Oceania), ha delineato le linee guida per il prossimo quadriennio, con un focus particolare su ambiti di proprio interesse: l'assistenza fiscale e previdenziale, le questioni legali, il lavoro, le pensioni, la formazione professionale, lo stato sociale, la famiglia e l'assistenza agricola.

Il Movimento Cristiano Lavoratori, ispirandosi alla sua tradizione popolare e ai valori ecclesiastici e democratici, si propone di portare al centro del dibattito sociale e politico dell'Unione Europea le emergenze planetarie come guerre, pandemie, inquinamento, cambiamenti climatici, risorse idriche ed energetiche, oltre alle sfide nazionali come la crisi economica, l'occupazione, le nuove forme di povertà e la tutela della famiglia. Con il 25% della popolazione italiana in uno stato di disagio economico e sociale (5 milioni senza reddito e 3 milioni di lavoratori che percepiscono meno di mille euro al mese), l'Italia rappresenta una polveriera ad alto rischio di esplosione.

Il MCL si propone di mediare con le istituzioni, i datori di lavoro e le organizzazioni di categoria per assicurare compensi più dignitosi a coloro che ne sono privi, promuovere il lavoro attraverso la formazione professionale e rivalutare il ruolo della famiglia per un autentico rilancio economico e sociale del Paese.