In Sicilia Colomba Bianca a confronto con i vini iconici

Redazione Prima Pagina Marsala

Conoscere la Sicilia con i suoi vini e, fuori dal calice, ammirare il tramonto delle Saline di Marsala e ritrovarlo nel perlage di un rosè, riconoscere l’impegno dei 2.500 vigneron soci della Cantina Colomba Bianca che tra i tralci di Trapani vendemmiano, innovano e conquistano uniti nuovi target nei mercati esteri. La Convention del 2025 ha messo a fuoco i prossimi obiettivi per la cantina trapanese, ha coinvolto in Sicilia Adua Villa e la rete di vendita con oltre 70 professionisti provenienti da tutta Italia, Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra e Usa.

«Questa occasione – spiega il presidente Dino Taschetta – è un momento cruciale per rivelare la cultura, la storia e l’innovazione custodita nei nostri vini che raggiungono diversi Paesi del mondo parlando dei territori d’origine, delle persone della nostra filiera vitivinicola, delle nostre scelte etiche e ambientali».

«Oltre al confronto sui dati di mercato - aggiunge Giuseppe Gambino, direttore vendite e sviluppo commerciale di Cantine Colomba Bianca – abbiamo approfondito il dialogo sulle strategie commerciali e sulle novità dell’offerta, grazie all’analisi delle nuove tendenze abbiamo acceso il dibattito sulle previsioni». Durante la Master Class su vini bianchi internazionali e italiani messi a confronto con alcune referenze di Colomba Bianca, è stato possibile esplorare la verticalità, l’aromaticità e la longevità delle proposte della cantina siciliana accanto a quelle degli “big iconici” produttori di vini, come Cloudy Bay, Gaia e Benanti.

La Master Class introdotta dall’enologo e direttore di produzione di Colomba Bianca Mattia Filippi, è stata arricchita dal contributo della curiosa sommelier e globetrotter Adua Villa, comunicatrice dell’anno 2024 per la Guida Bollicine del Mondo che racconta i suoi viaggi del food & wine sui social, su F e Natural Style, autrice del podcast dedicato alla cultura (pop) del vino su Radio Deejay. Il confronto ha inoltre reso partecipe anche la delegazione AIS di Trapani con il suo delegato Giuseppe Vultaggio.

«La degustazione – evidenzia Adua Villa - ha celebrato nove etichette selezionate 3 di Colomba Bianca e 6 di altri prestigiosi produttori italiani e internazionali in un percorso che ha unito verticalità, aromaticità e longevità, tre dimensioni che raccontano l’identità, l’eleganza e la ricchezza espressiva dei grandi bianchi e la loro capacità evolutiva nel tempo, arricchendo la platea di un momento didattico e comparativo. Colomba Bianca è stata sempre in partita, promettendo un futuro di stile estremamente attuale».

«Abbiamo individuato i driver dei vini del futuro - sottolinea Mattia Filippi enologo fondatore di Uva Sapiens che guida la direzione tecnica di Colomba Bianca - tra questi la territorialità e l’accessibilità del gusto e dello stile che rendono un vino qualitativamente comprensibile per tutti. Emergono i vini bianchi e cresce l’interesse per le denominazioni delle bollicine di Sicilia dal Metodo Classico e Charmat, tra i più apprezzabili ci sono i vini di collina, con spiccata acidità e capacità di durare nel tempo, dal grado alcolico naturale e non eccessivo». Colomba Bianca, che si è misurata con le etichette che hanno scritto la storia, continua a cogliere le tendenze di un mercato italiano e internazionale che non solo valorizza l’origine e la tradizione, ma che oggi apprezza le cantine che evolvono con slancio innovativo.