L’ex Provincia comunica alle scuole superiori che non ci sono fondi per la manutenzione
“Bambole, non c’è una lira!”. Era una battuta del vecchio avanspettacolo che calza alla perfezione al contenuto di una lettera che il settore “Lavori pubblici” dell’ex Provincia ha inviato ai presidi delle scuole superiori in risposta alle numerose richieste di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici.
Richieste di intervento, si spiega nella nota dell’Ufficio Tecnico, che “non possono essere evase da quest’Amministrazione, stante l’attuale condizione economica derivante dalla mancanza di un bilancio di previsione e dai mancati trasferimenti erariali correlati alla procedura legislativa di abolizione delle Province regionali, per altro ancora in fase di definizione”.
“Pertanto – si prosegue – pur se quest’ufficio ha predisposto apposita programmazione, con la redazione progettuale degli interventi manutentivi urgenti e di adeguamento necessari ad ottemperare alle prescrizioni normative, in mancanza della relativa copertura finanziaria, non potrà darsi corso alla stessa”. Insomma, stando così le cose, non sarà effettuato alcun intervento di manutenzione. E dovrà essere la dirigenza scolastica, conclude la nota, ad adottare “in presenza di eventuali carenze strutturali e di rischi connessi, tutte quelle azioni volte alla riduzione e/o eliminazione del rischio”.
Come dire: sbrigatevela voi! Tra le varie richieste d’intervento formulate nel corso dell’ultimo anno da vari dirigenti scolastici: ripristino di sistemi d’allarme, manutenzione degli impianti di riscaldamento (termosifoni troppo vecchi da sostituire, caldaie non è in regola con le normative attualmente vigenti in materia, etc.), verifica dell’allarme di evacuazione e delle scale di emergenza, manutenzione dei bagni, degli impianti elettrici, degli infissi, anche questi non sempre a norma, e degli spazi esterni, spesso ormai ridotti ad autentiche savane.
D’inverno, poi, c’è il solito problema dell’infiltrazione delle acque piovane. Eppure, Stato, Regione, ex Province e Comuni, quando vogliono, per altri settori i fondi li trovano immediatamente… Lo Stato, per esempio, non risparmia certo sulle spese militari… Come se dovesse dichiarare guerra al mondo intero… Naturalmente, a spese del cittadino contribuente!
Francesco Mezzapelle
04-08-2015 10,30
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