La Politica a Marsala tra confusione e sgambetti
“La politica è sangue e merda”, diceva il socialista Rino Formica, con un’espressione forte, che non a caso resta indimenticata, e che voleva spiegare molte delle dinamiche che caratterizzano i movimenti legati proprio a quest’attività. A maggior ragione in prossimità di elezioni, aggiungiamo noi, che siano amministrative, regionali o politiche (o di quartiere). E a Marsala mancano
due mesi e mezzo circa per le attese elezioni amministrative che porteranno alla designazione del nuovo sindaco, dopo mesi turbolenti e grandi aspettative da parte dei cittadini.
Qual è il panorama attuale? Definirlo è complesso, ma di certo si può dire che è confuso e poco rassicurante. E confusi sono i cittadini elettori, che non hanno ancora chiaro il quadro delle candidature e che, soprattutto, vedono appannare quel poco che di chiaro c’era. Le primarie del Pd, ad esempio: un successo inaspettato, che ha portato circa sei mila elettori alle urne, che sono state definire un successo del partito, portate avanti e concluse in modo esemplare per la correttezza del loro svolgimento e che hanno decretato vincitore il dottor Alberto Di Girolamo (a dx in foto n.
1), attuale segretario del Pd, che l’ha spuntata di gran lunga sugli altri due candidati, ossia Luigi Giacalone ed Anna Maria Angileri. Una vittoria che non doveva ammettere dubbi sull’andamento del partito e sul percorso da seguire fino al mese di maggio, ma così non è stato e i colpi di scena non sono mancati.
Succede, infatti, che a Marsala, Salvatore Lombardo (a sx in foto n.1), già sindaco della città, decide che Alberto Di Girolamo è un candidato poco rappresentativo, o “debole”, più esattamente, e riunisce un buon numero di persone per avviare un confronto e trovare una candidatura alternativa che invece sappia ben rappresetare Marsala conferendole appeal.
Alla riunione partecipano in diversi, tra cui Enzo Sturiano (in foto n.2), candidato sindaco di Articolo 4, il movimento dell’Onorevole Paolo Ruggirello (che però, nel frettampo, fa sapere di voler aderire al Partito Democratico…) e Luigi Giacalone, posizionatosi ultimo alle primarie dell’8 febbraio e quindi, almeno in teoria, poco titolato a parlare a nome del Partito, quanto meno in contesti in cui Di Girolamo è assente e in cui si vuole proprio trovare un’alternativa alla sua candidatura.
Lì si crea la prima rottura, e Di Girolamo chiede ai vertici del partito, sia al livello regionale che provinciale, di intervenire, per riportare ordine e prendere provvedimenti. In realtà, però, non si registrano interventi: nessuno ai vertici prende posizione facendo sentire la propria voce, se non Giacalone, che in una nota diffusa alla stampa racconta di essere stato verbalmente aggredito senza motivo, dal momento che alla riunione di Lombardo era solo andato ad ascoltare… e che se Di Girolamo gli avesse chiesto il perché della partecipazione lui gentilmente avrebbe risposto.
Versione singolare, in effetti, dal momento che in molti hanno ritenuto che dovesse essere proprio Giacalone a preannunciare, eventualmente, di voler aderire alla riunione, e poi, al termine, raccontare l’esito ai suoi.
Tuttavia è andata così e in città la confusione è notevolmente aumentata. Nelle utlime ore sembra che il Partito abbia ritrovato una rinnovata calma (se apparente o reale non è dato saperlo) con il paventato sostegno alla candidatura di Di Girolamo, mentre sull’altro fronte, quello condotto da Salvatore Lombardo, gli incontri e le riunioni continurebebro per procedere nell’individuazione del candidato da contrapporgli: che sia Salvatore Ombra, Massimo Grillo, lo stesso Salvatore Lombardo, o altri, ancora resta un mistero.
Intanto in città nei giorni scorsi viene presentato il movimento “ProgettiAmo Marsala”, di cui è portavoce/segretario Enrico Russo e di cui sarebbe candidato naturale l’avvocato Paolo Ruggieri (in foto n.4). A sostenetrerlo, tra i big della politica, Franca Marino Buccellato, e poi tanti marsalesi stanchi della politica tradizionale che desiderano segnali di discontinuità. La candidatura, però, non è ufficiale, e sembra sfumare in men che non si dica un ruolo preciso per Ruggieri, che probabilmente, invece, dopo i vari incontri con le diverse rappresentanze politiche dei Moderati, deciderà di agire diversamente.
Va avanti senza perplessità il Movimento 5 Stelle, che dopo l’iniziale discesa in campo di due candidati, adesso ne presenta solo uno: Antonio Angileri. Infatti Vincenzo Forti, che ha lasciato il meetup “il Grillo di Marsala”, decide di aderire al gruppo “Sos Marsala” che preparerà una propria lista civica per sostenere la candidatura a sindaco del giovane avvocato.
La città resta in attese di notizie definitive da Forza Italia e dal centro destra, che evidentemente lavora al proprio interno ma attende ancora un po’ prima di ufficializzare il proprio programma.
Francesco Mezzapelle
04-03-2015 12,00
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