Processo Hydra: il pentito "Scarface" svela l'alleanza mafiosa lombarda legata a Messina Denaro
Il complesso e mega processo "Hydra" a Milano, va avanti con l'acquisizione dei verbali di William Alfonso Cerbo, il nuovo collaboratore di giustizia noto come "Scarface". Le sue rivelazioni non solo confermano l'esistenza di un'alleanza strategica tra Cosa Nostra, 'ndrangheta e camorra in Lombardia per la gestione di vasti traffici illeciti, ma mettono in luce anche la profonda connessione di questo "sistema mafioso lombardo" con la Sicilia, e in particolare con il mandamento di Castelvetrano, storicamente legato alla figura di Matteo Messina Denaro.
Secondo l'accusa della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, l'intera rete criminale nel Nord Italia agiva di fatto "all’ombra di Messina Denaro", anche dopo l'arresto e la successiva morte del boss del trapanese. Il clan catanese dei Mazzei, di cui Cerbo era esponente, avrebbe avuto un ruolo di raccordo, e le dichiarazioni del pentito rafforzano l'idea che l'influenza criminale siciliana si estendesse fino a Milano e Varese, infiltrandosi nel tessuto economico, riciclando denaro e gestendo affari per decine di milioni di euro.
A rimarcare questa connessione diretta, tra i 146 imputati totali nell'ambito di questa vasta inchiesta giudiziaria, figura anche Paolo Aurelio Errante Parrino, un parente stretto del defunto boss trapanese, considerato dalla DDA uno dei nodi cruciali di collegamento tra i diversi gruppi mafiosi coinvolti. L'acquisizione dei sei interrogatori di Cerbo, disposta oggi dal Gup Emanuele Mancini, è considerata decisiva e ha portato a riprogrammare il calendario processuale: il filone del rito abbreviato è stato aggiornato all'11 e al 13 novembre per la requisitoria della DDA, mentre le difese parleranno il 17 e il 28 novembre.
La tranche ordinaria dell’udienza preliminare, invece, è stata aggiornata al 28 novembre. Le nuove date confermano l'importanza del procedimento, un progetto criminale la cui direzione strategica affonderebbe le radici proprio nella tradizione mafiosa di Castelvetrano.Le dichiarazioni del pentito "Scarface" Cerbo consentono ora agli inquirenti di ridefinire in modo puntuale la mappa dei rapporti e delle influenze delle mafie sul territorio del Nord Italia