Processo Papania, torna in libertà il braccio destro Angelo Rocca

Redazione Prima Pagina Marsala

Dopo la pausa estiva, riprende il processo che vede imputato l'ex senatore alcamese Antonino Papania davanti al Tribunale di Marsala in un filone giudiziario incentrato sull'ipotesi di corruzione elettorale. L'udienza si terrà nei prossimi giorni davanti al Collegio presieduto dal Presidente dott.ssa Chiara Vicini -giudici a latere dott.ssa Francesca Maniscalchi e dott. Massimiliano Alagna- dove è prevista l'audizione dei tre periti incaricati per le intercettazioni telefoniche e ambientali già acquisite agli atti, i dott. Antonino Caiozzo, Giovanni Fontana e Roberto Genovese.A rispondere dell'accusa di corruzione in questo procedimento coordinato dalla Procura di Marsala, sono, oltre a Papania, anche Angelo Rocca, 42 anni, suo stretto collaboratore e coordinatore provinciale del movimento politico, e Manfredi Vitello, vice presidente del Ce.si.fo.p., uno degli Enti di Formazione coinvolti.

La vicenda marsalese trae origine da un'operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza che avrebbe fatto luce su un complesso sistema di truffe e episodi di corruzione, malversazione, riciclaggio e autoriciclaggio, il cui perno sarebbe stato l'ex senatore Papania. I fatti contestati ruotano attorno alla fondazione, nel 2020, del partito politico VIA (Valore, Impegno, Azione), attraverso il quale Papania avrebbe costruito una rete di consensi promettendo, secondo l'accusa, posti di lavoro nell'ambito di corsi di formazione gestiti da enti come CE.SI.FO.P., I.R.E.S.

e TAI, al fine di espandere il sostegno elettorale in vista delle consultazioni del 2022. La Procura ha contestato a vario titolo i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e riciclaggio. L'indagine si è estesa a diversi politici locali dei comuni trapanesi che in alcuni casi sarebbero transitati nei Gruppi Misti prima di aderire formalmente al movimento VIA.

Nell'attesa dell'audizione dei tre periti, la novità riguarda la posizione di Angelo Rocca: l'alcamese, che dallo scorso ottobre si trovava ai domiciliari con l'accusa di presunta corruzione, è tornato in libertà. I giudici del Tribunale di Marsala hanno infatti accolto l'istanza presentata dai suoi difensori, annullando la detenzione domiciliare e disponendo per lui l'obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri per "cessata esigenza cautelare". Gli avvocati, hanno motivato la richiesta anche con la necessità di permettere a Rocca di lavorare, ribadendo contestualmente l'intenzione di dimostrare l'infondatezza di tutte le accuse di corruzione mosse al loro assistito.L'ex senatore Antonino Papania è coinvolto anche in un'altra inchiesta.

Dallo scorso luglio è infatti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione antimafia denominata “Eirene” e deve rispondere dell'accusa di voto di scambio politico-mafioso in un procedimento che si celebra al Tribunale di Trapani. Anche in quel caso, il processo riprenderà con una udienza prevista nei prossimi giorni, e vede coinvolti tredici imputati.