Processo “stralcio” Eden 2 – Si difende presunto basista della rapina alla Tnt di Campobello Mazara

Redazione Prima Pagina Marsala

"I fratelli Rosario e Leonardo Cacioppo mi chiesero notizie su orari di arrivo di tir e merci e se c’era un piantone all’ingresso del magazzino. Ho capito che volevano fare una rapina e ho dato loro informazioni sbagliate su orari e numero di dipendenti. Poi, ho cercato di non essere più contattato. Avevo paura anche per me e i miei genitori”.

E’ stata questa, in Tribunale, a Marsala, l’autodifesa del castelvetranese Luciano Pasini, accusato di essere stato il “basista” della rapina commessa all’alba del 4 novembre 2013 ai danni dell’agenzia della “Tnt” a Campobello di Mazara. Fu un “colpo” da 100 mila euro organizzato dalla famiglia mafiosa di Castelvetrano.

Con Pasini, ex autista della Tnt, della rapina deve rispondere anche un altro castelvetranese, il 54enne Vito Tummarello. Entrambi finirono in manette nell’operazione antimafia “Eden 2” del 19 novembre 2014. Secondo la Dda, “regista” del colpo sarebbe stato il 37enne palermitano Girolamo “Luca” Bellomo, nipote di Matteo Messina Denaro, che lo scorso 16 dicembre, nell’ambito degli abbreviati “Eden 2”, è stato condannato dal gup di Palermo Fernando Sestito a 10 anni e 10 mesi di carcere.

Un ruolo avrebbero avuto anche i fratelli Rosario e Leonardo Cacioppo, anche loro condannati nello stesso abbreviato. Pasini ha detto che era intimorito dalla pericolosità dei fratelli Cacioppo. “Ogni volta c’era una rissa in pub – ha affermato - in mezzo c’erano sempre loro”. All’imputato, comunque, il presidente Gulotta ha fatto notare che in una intercettazione telefonica Rosario Cacioppo gli si rivolgeva con tono apparentemente confidenziale. Prossima udienza, il 15 febbraio.

A.P.

02/02/2015

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