BUSETO PALIZZOLO – Ambiente. Quando anche le energie rinnovabili sono ad alto impatto ambientale. Il deputato regionale Girolamo Fazio presenta una interrogazione sul parco eolico autorizzato a Buseto Palizzolo.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
11 Marzo 2016 14:50
BUSETO PALIZZOLO – Ambiente. Quando anche le energie rinnovabili sono ad alto impatto ambientale. Il deputato regionale Girolamo Fazio presenta una interrogazione sul parco eolico autorizzato a Buseto Palizzolo.

Una tecnologia per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili può essere ad impatto ambientale elevato; sottrarre ettari di terreno all'agricoltura; modificare pesantemente il paesaggio che è un bene immateriale ma importante per l’economia turistica.

Sono alcune delle ragioni che hanno indotto il deputato regionale Girolamo Fazio a presentare un’interrogazione sul progetto di realizzazione di un parco eolico, della potenza complessiva di 22 MW, nel Comune di Buseto Palizzolo ad opera della società denominata Parco Eolico Buseto spa con sede in Favara, in provincia di Agrigento.

La società ha già attivato il cantiere e ha iniziato lo sbancamento del versante collinare interessato riversando verso il fondovalle centinaia di tonnellate di terreno. Quando il parco eolico sarà completato i “pali” saranno visibili per un’area vastissima che comprende quasi tutto il territorio comunale di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, Paceco oltre che da quello di Buseto Palizzolo.

«Che la zona individuata per la realizzazione del Parco eolico non sia da ritenersi delle migliori, in termini di opportunità, lo dimostra anche una delibera di Giunta Regionale di Governo, la n.180 del 26/7/2011, con la quale fu espresso il diniego alla sua realizzazione – ricorda l’on. Fazio -. Solo dopo ulteriori provvedimenti amministrativi, pareri e diversi ricorsi al T.A.R. l’impresa ha ottenuto il decreto di autorizzazione del competente Dipartimento dell’energia - Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità (decreto n. 292 dell’8 maggio 2013)».

Nonostante la regolare autorizzazione, però, non può essere sottaciuto che la zona investita dal progetto è di particolare pregio naturalistico e paesaggistico in quanto «ricompresa nell’area di produzione vinicola denominata “Erice doc”» e che «il posizionamento delle torri sfigurerà definitivamente il paesaggio collinare e gli impianti colturali tipici della zona (vigneti, uliveti, etc..)».

«In altri luoghi del nostro Paese, dove il paesaggio è definitivamente entrato a fare parte della cultura turistica e di salvaguardia ambientale - spiega Fazio nell’interrogazione - le comunità locali Regioni, Province, Comuni interessati, Associazioni, hanno dato priorità alle tipicità del territorio (paesaggio, produzioni tipiche, attività agricole di eccellenza, etc...) e non sono stati permessi la costruzione di tali impianti eolici, se non in delimitate aree, proprio per consentire uno sviluppo sostenibile dei comprensori interessati promuovendo un turismo d’eccellenza».

L’impianto autorizzato a Buseto è in completa controtendenza rispetto a questa sensibilità e forse in contrasto anche con la recente, successiva e forse tardiva, Legge Regionale 20 novembre 2015, n. 29 «Norme in materia di tutela delle aree caratterizzate da vulnerabilità ambientale e valenze ambientali e paesaggistiche» che prevede un ulteriore termine di 180 giorni per l’emanazione di un decreto del Presidente della Regione Siciliana che dovrebbe individuare le aree non idonee all’insediamento di impianti eolici.

Fazio nell’interrogazione chiede vengano almeno effettuati dei controlli sul rispetto delle prescrizioni dell’autorizzazione ed «eventualmente, aggiornare l’autorizzazione unica concessa alla società Parco Eolico Buseto spa alle più recenti previsioni normative della legge regionale 29/2015» .

Fazio chiede, ancora, di «sapere a che punto è l’iter del piano previsto dalla normativa di cui alla legge Regionale 20 novembre 2015, n. 29 - individuazione dei siti non idonei a detti impianti» ed infine «se non si intenda adottare ogni altro provvedimento ritenuto opportuno ed utile teso a scongiurare il grave pregiudizio all’ambiente, alle tradizioni tipiche locali, allo sviluppo turistico sostenibile, alle produzioni agricole ed alimentari di eccellenza della Regione Siciliana, del territorio dell’agro ericino e di Buseto Palizzolo».

«Sorprende - conclude Fazio - che le associazioni ambientaliste non abbiano posto attenzione a questo e ad altri progetti che impattano pesantemente sul paesaggio e sulle colture delle nostre campagne e pertanto le invito ad una vigilanza più diligente».

Ecco il testo dell'interrogazione a risposta scritta:

INTERROGAZIONE(risposta scritta)

N. 0000 – REALIZZAZIONE DI UN PARCO EOLICO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BUSETO PALIZZOLO CON GRAVE PREGIUDIZIO PER L’AMBIENTE, LE TRADIZIONI TIPICHE LOCALI, LO SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE, LE PRODUZIONI AGRICOLE ED ALIMENTARI D’ECCELLENZA DI UNA PARTE IMPORTANTE DELL’AGRO ERICINO.

DESTINATARI:

Al Presidente della Regione, all'Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana, all’Assessore dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, all’assessore del territorio e dell’ambiente:

TESTO

premesso che è in corso di realizzazione un parco eolico, della potenza complessiva di 22 MW, nel Comune di Buseto Palizzolo ad opera della società denominata Paro Eolico Buseto spa con sede in Favara in via Miniera Ciavolotta 92/94;premesso che l’iter autorizzativo del predetto impianto è stato particolarmente lungo e complesso e che ha ricompreso, fra l’altro, l’adozione di una delibera di Giunta Regionale di Governo - la n.180 del 26/7/2011 - con la quale è stato espresso il diniego alla realizzazione dell’impianto eolico di che trattasi;premesso che da ultimo, a seguito di ulteriori provvedimenti amministrativi, pareri e diversi ricorsi al T.A.R.

ad opera delle parti interessate, con decreto del competente Dipartimento dell’energia - Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità n. 292 dell’8 maggio 2013 è stata concessa l’autorizzazione unica alla realizzazione dell’impianto di che trattasi;premesso che la zona in oggetto è di particolare pregio naturalistico e paesaggistico ed è ricompresa nell’area di produzione vinicola denominata “Erice doc”;premesso che il cantiere in oggetto sta comportando lo sbancamento del versante collinare interessato con centinaia di tonnellate di terreno riversate verso il fondovalle;premesso che i “pali” saranno visibili, stante l’ubicazione e l’area oggetto dell’intervento, per un’area vastissima che comprende quasi tutto il territorio comunale di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, Paceco oltre che da quello di Buseto Palizzolo;premesso che il posizionamento delle torri previste sfigurerà definitivamente il paesaggio collinare e gli impianti colturali tipici della zona (vigneti, uliveti, etc..) già compromessi ulteriormente dalla realizzazione di una stazione elettrica di pertinenza all’impianto - anch’essa impattante date le opere previste - e da un elettrodotto di alta tensione che attraversa l’area, già posizionato da diverso tempo;premesso che sono diversi i casi nel nostro Paese, in aree ad elevata attrattività turistica, dove le comunità locali - Regioni, Province, Comuni interessati, Associazioni, etc..

- hanno dato priorità alle tipicità del territorio (paesaggio, produzioni tipiche, attività agricole di eccellenza, etc...) e non sono stati permessi la costruzione di tali impianti eolici, se non in delimitate aree, proprio per consentire uno sviluppo sostenibile dei comprensori interessati promuovendo un turismo d’eccellenza;premesso che con il Decreto presidenziale n. 48, del 18 luglio 2012, pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (Parte I) n.

34 del 17 agosto 2012, è stato emanato un apposito regolamento che, all’art. 1, recepisce le linee guida nazionali sulle fonti rinnovabili (D.M. 10 settembre 2010) imponendo, fra l’altro, un termine di 180 giorni per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili;premesso che la Legge Regionale 20 novembre 2015, n. 29, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 49 del 27 novembre recante «Norme in materia di tutela delle aree caratterizzate da vulnerabilità ambientale e valenze ambientali e paesaggistiche» prevede un ulteriore termine di 180 giorni per l’emanazione di un decreto del Presidente della Regione Siciliana che dovrebbe individuare le aree non idonee all’insediamento di impianti eolici;premesso che, nonostante i reiterati e differenti provvedimenti dell’amministrazione regionale (legislativi, regolamentari, delibere di Giunta Regionale, etc..) intervenuti sulla materia negli ultimi anni, non sono stati raggiunti, sino adesso, gli scopi e gli obiettivi di tale impalcatura normativa tesa a contrastare e regolamentare tali impianti con particolare riferimento agli impianti eolici dato il loro forte impatto sull’ambiente e sulle attività antropiche;premesso che la più recente normativa (in primis il già citato D.M.

2010) circa l’idoneità dei siti mette in rilevo «[…] le necessità di tutela dell'ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale, […]»;premesso che tale normativa impone, in sede di attività di programmazione, agli enti coinvolti di tenere in particolare considerazione:le aree di maggiore pregio, come le aree individuate come beni paesaggistici ai sensi del Dlgs n.

42/2004, cosiddetto “Codice dei beni culturali e del paesaggio”;tutte le aree di particolare pregio ambientale, come i Siti di Importanza Comunitaria (Sic), le Zone di Protezione Speciale (Zps), le “Important Bird Areas” (Iba) e i siti di Rete Natura 2000, la Rete Ecologica Siciliana (Res), i siti Ramsar e le Zone Speciali di Conservazione (Zsc);i Parchi e le Riserve naturali regionali, le Oasi di protezione e rifugio della fauna, i rimanenti Geositi;le aree di pregio agricolo e beneficiarie di contribuzioni per la valorizzazione della produzione di eccellenza siciliana o di pregio paesaggistico in quanto testimonianza della tradizione agricola della regione;le aree sottoposte a vincolo paesaggistico, a vincolo archeologico, le zone di rispetto delle zone umide e/o di nidificazione e transito d’avifauna migratoria o protetta;premesso che il comune di Buseto Palizzolo fa parte del GAL ELIMOS, organizzazione che ha attuato e promosso diversi interventi e progetti sostenibili di valorizzazione del territorio e delle attività tipiche a valere sui fondi del PSR 2007-2013 del programma LEADER e sono, altresì, di imminente avvio diversi interventi a valere sul PSR 2014-2020;premesso che un numero crescente di turisti frequenta e si appassiona ai nostri luoghi, proprio per l’autenticità degli stessi con la “riscoperta” e valorizzazione delle tradizioni locali, ed il territorio comunale di Buseto Palizzolo, unitamente ad altri comuni dell’agro ericino fra cui San Vito Lo Capo, Valderice, Custonaci, Erice rappresentano esempi particolrmente virtuosi;premesso che le realizzande opere stravolgeranno questa parte di territorio in modo mortificante, compromettendone le possibilità di sviluppo future e recando un grave danno all’immagine al comprensorio dell’agro ericino;per sapere se non si intendano effettuare, nelle more della definizione delle opere previste dal cantiere di che trattasi, dei controlli in itinere circa il rispetto delle prescrizioni previste nell’autorizzazione unica sopra richiamata;per sapere a che punto è l’iter del piano previsto dalla normativa di cui alla legge Regionale 20 novembre 2015, n.

29 - individuazione dei siti non idonei a detti impianti;per sapere se non si ritenga opportuno, eventualmente, aggiornare l’autorizzazione unica concessa alla società Parco Eolico Buseto spa alle più recenti previsioni normative della legge regionale;per sapere se non si intenda adottare ogni altro provvedimento ritenuto opportuno ed utile teso a scongiurare il grave pregiudizio all’ambiente, alle tradizioni tipiche locali, allo sviluppo turistico sostenibile, alle produzioni agricole ed alimentari di eccellenza della Regione Siciliana, del territorio dell’agro ericino e di Buseto Palizzolo.

L’interrogante chiede risposta scritta e con urgenza.

Comunicato stampa

11/03/2016

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