Incendiata betoniera di una ditta di calcestruzzi a Strasatti

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
28 Settembre 2015 15:47
Incendiata betoniera di una ditta di calcestruzzi a Strasatti

Sarebbe di natura dolosa l’incendio che la scorsa notte, a Strasatti, ha distrutto una betoniera di un’impresa di calcestruzzi non più operante da qualche anno. Ad accorgersi delle fiamme, poco dopo la mezzanotte, e a chiamare i vigili del fuoco sono stati i carabinieri della stazione di Petrosino. Per spegnere le fiamme, i vigili del fuoco hanno impiegato quasi tre ore.

A far propendere per la matrice dolosa dell’incendio, anche se non c’erano segni di effrazione all’ingresso, è il ritrovamento sul luogo di un contenitore con tracce di liquido infiammabile. Le fiamme hanno anche danneggiato la tettoia sotto la quale era posteggiata la betoniera. Sul fatto hanno i carabinieri hanno avviato indagini. Anche perché l’impresa sarebbe nell’orbita di un 72enne (C.G.), che nel febbraio 2014 fu posto agli arresti domiciliari dai militari della sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura di Marsala con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

Dichiarato fallito nel 1986, l’imprenditore (in passato già condannato per bancarotta fraudolenta, nonché per reati tributari e corruzione di minorenni), secondo l’accusa, avrebbe celato il suo status di fallito, costituendo, negli anni, diverse società per la produzione e la commercializzazione del calcestruzzo, anche queste poi dichiarate fallite dal Tribunale di Marsala, intestandole a prestanomi e accumulando debiti per diversi milioni di euro.

Il complesso aziendale, infatti, era sempre lo stesso: al civico 367/A di contrada Strasatti, a circa dieci chilometri a sud di Marsala, nella stessa zona in cui il 31 agosto dello scorso anno fu ucciso, a colpi di arma da fuoco e con modalità di tipico stampo mafioso, il 67enne Baldassare Marino, in passato condannato per fatti di droga e ritenuto vicino agli ambienti di Cosa Nostra, nonché amico o comunque conoscente dell’imprenditore fallito. Marino, inoltre, in passato, aveva anche lavorato per una delle ditte che hanno avuto sede nell’impianto calcestruzzi finito nel mirino degli investigatori.

A.P.

28/09/2015

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza