Marsala. Dagli appuntamenti di A. Contiliano con la poesia

Redazione Prima Pagina Marsala
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12 Giugno 2016 13:18
Marsala. Dagli appuntamenti di A. Contiliano con la poesia

Di solito la parola appuntamento fa subito pensare a un certo incontro (luogo e tempo) fra persone (amici, compagni…). Nel caso di Antonino Contiliano gli appuntamenti passano attraverso il privilegio del corpo della poesia, il suo vecchio quanto attivo angolo d’azione continua. In questo scorcio d’anno con certezza possiamo dire che, finora, i suoi appuntamenti con la poesia sono stati tre:1) con L’orecchio di Dioniso (Forlì, 21 e 22 maggio 2016), il festival internazionale di poesia organizzato da Walter Valeri e Matteo Zattoni insieme con “La macchina sognante” (nuova rivista elettronica di poesia) di Pina Piccolo (in questa occasione è stato presente sia come “macchinista” de LA MACCHINA SOGNANTE, sia partecipe lettore dei suoi testi, così come tanti altri poeti partecipanti – americani, africani, italiani, iracheni, palestinesi, albanesi);2) il 10 giugno 2016, nella sala “Lanza” del “Giardino Botanico” di Palermo, in occasione della giornata del libro “Una Marina di libri” (notizia riportata dalla pagina “La Repubblica Palermo”), organizzata dall’Edizione Navarra e Sellerio, l’autore marsalese (A.

Contiliano), insieme con il poeta palermitano Nicola Romano (moderatore) e la poeta agrigentina Margherita Rimi (relatrice), è stato relatore sul tema “poesia ed editoria” (quale proposta del programma del giorno). Il suo intervento – presenti non molti tra studenti giovani e pubblico adulto – ha toccato anche la funzione artistico-politica del linguaggio poetico nell’epoca dell’industria dell’immateriale o del capitalismo della comunicazione e della parola, la nuova forza produttiva…e riproduzione dei rapporti sociali di classe…).

Una funzione che, secondo l’autore, non può che essere di rottura, di dissenso e di ribellione, se si guarda, oltre che al suo stesso percorso di storia poetica, alle due citazioni riportate (in esergo) nella sua nuova pubblicazione poetica: a) “Spingere il limite. Questo è il compito irrinunciabile dell’artista contemporaneo. Nonostante le imperfezioni della condizione umana e del mondo, l’arte deve assumere la responsabilità di rompere la continuità stagnante della storia e agire tra i transiti e le mutazioni” (Albert Camus); b) “Intenderò dunque per letizia […] la passione per la quale la mente passa a una maggiore perfezione; per tristezza invece, la passione per la quale essa passa a una perfezione minore […] Chi dunque immagina che venga distrutto ciò che odia, si rallegrerà” (Bento De Spinoza”;3) in questo stesso mese di giugno 2016, in un appuntamento quasi biennale, per i tipi di “Fermenti” (Roma, giungno 2016), infatti, Antonino Contiliano edita il suo nuovo libro di testi poetici “Futuro Eretico”.Foto copertina

Il libro in copertina porta l’opera pittorica dello scrivente “Il sorriso di Giáp 2” che ne raggruma il senso figurativamente, mentre il percorso critico-discorsivo – “Apoftegmi della resilienza e della rivolta” – che legge il “file rouge” delle poesie è opera del critico Marcello Carlino.Riportiamo, qui, lo stralcio di quarta di copertina:“Sono disseminati ostacoli, sono montati inciampi lungo la successione sintagmatica, sull’asse della combinazione.

E le forme del contenuto sperimentano addensamenti e rarefazioni, trame strette e smagliature, lacune e nuove alleanze con figurazioni di senso inusitate nel quadro di riferimento che abbiamo definito, sopra, in sei diverse tipologie, sei quanto i colori in uso per le facce dei piccoli solidi componenti il cubo di Rubik. In questa filosofia della prassi letteraria è palese il valore fondativo e sono notevolmente produttive le procure gestionali di quattro principi, capaci di forte resilienza e in grado di determinare effetti di radicale, attiva controtendenza culturale.

Dicesi degli scatti di surrealtà che punteggiano Futuro eretico, concentrati con alte frequenze nelle microstrutture, riverberati fino a rendersene atmosfera satura di ozono nella macrostruttura del testo; surrealtà che slargano fronti di significato imprevisti, generando accoppiamenti altrimenti giudiziosi, rivitalizzando atti di conoscenza. […] Una meccanica per una scrittura in odore di eresia, perciò testardamente votata a parlare per frammenti futuro”( Marcello Carlino).

Giacomo Cuttone

12/06/2016

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