Sta suscitando un grande dibattito, anche su facebook, il caso della la lapide dedicata al tenente colonnello dell’esercito Erminio Sommaruga su un muro in contrada Ventrischi. Qualcuno ha parlato di un’autentica beffa, quasi uno scherzo di cattivo gusto, nei confronti dei residenti della stessa contrada considerata cuore “rosso” delle borgate del versante sud lilibetano. Interpellato sulla questione, lo stesso attuale sindaco Alberto Di Girolamo, come riportato in un nostro precedente articolo, ha così dichiarato: “Preferisco non esprimere un commento politico – dice il sindaco Di Girolamo - ma voglio evidenziare che questa amministrazione non ha mai autorizzato questa targa.
Quindi, se chi l’ha messa -ha sottolineato Di Girolamo- l’ha fatto in modo illegale ne piangerà le conseguenze. Bisogna vedere se qualcuno, prima del nostro insediamento, ha dato l’ok. Noi, sicuramente, no. Io apprendo adesso la notizia. Bisognerà accertare se c’è stato un iter regolare e se il prefetto ha dato l’ok, oppure qualcuno s’è sognato di notte di mettere quella lapide. Se non c’è stato un percorso legale, la targa va rimossa”.
“Forse il sindaco Di Girolamo non è a conoscenza –così ci hanno scritto dei lettori- che era stata un’Amministrazione precedente alla sua a dare il consenso alla affissione della stessa targa”? Infatti in una Determina firmata dall’allora sindaco Renzo Carini, la n.33 del 15 febbraio 2011, avente come oggetto “Intitolazione di un’area di circolazione del territorio comunale” si legge: "Premesso che il riordino della toponomastica cittadina rientra fra gli obiettivi di questa Amministrazione Comunale; Considerato che alcune aree del territorio comunale sono sprovviste di toponimo e che, pertanto, in ottemperanza al DPR 30 maggio 1989, n.223, occorre intitolarle; Preso atto che la Commissione Toponomastica Cittadina, facendosi interprete delle aspettative dei cittadini, nelle sedute del 25/06/2008 e del 02/12/2009 ha deliberato all’unanimità dei presenti, di esprimere il proprio parere favorevole all’intitolazione ad Erminio Sommaruga, Tenente Colonnello dell’esercito, fucilato dagli americani alle porte della città, della strada comunale che segna il confine tra le C/de Ventrischi e Ponte Fiumarella, congiungendo la rotatoria di C/da Ventrischi con il confine con la C/da Berbarello.
Tenuto conto che per ogni intitolazione di un’area di circolazione occorre la preventiva autorizzazione della Prefettura di Trapani, come previsto dall’art.1 della Legge n.1188 del 23/06/1927; Vista la Legge n. 1188 del 23/06/1927 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l’art.13 delal L.R. n.7 del 26/08/199; Determina: 1) Intitolare col toponimo “Via Erminio Sommaruga” Tenente Colonnello dell’esercito, fucilato dagli americani alle porte della città, la strada comunale che segna il confine tra le C/de Ventrischi e Ponte Fiumarella, congiungendo la rotatoria di C/da Ventrischi con il confine con la C/da Berbarello, rappresentata graficamente nella mappa allegata che fa parte integrante del presente atto.
2) Autorizzare il Dirigente del Settore Territorio ed Ambiente, ottenuta l’autorizzazione della Prefettura di Trapani, a predisporre gli atti per la collocazione delle targhe stradali con la nuova intitolazione”.
Pertanto è facile suppore che l’attuale sindaco Di Girolamo non fosse a conoscenza della suddetta determina (vedi foto n.1) firmata da un suo recente predecessore dove peraltro si evince anche un parere favorevole della Prefettura cosa messa in dubbio, insieme alla regolarità dell’iter, dallo stesso Di Girolamo.
Comunque la questione rischia di diventare un caso politico, infatti è indubbia la fede fascista di Sommaruga, l’operato del colonnello va però inquadrato in un determinato contesto storico, lo stesso prendeva ordini dal Capo di Stato Maggiore dell’allora esercito Italiano. Ricordiamo che Erminio Sommaruga, ufficiale di artiglieria di origine pavese, il 24 luglio 1943 fu fucilato dagli americani lungo la via Salemi dopo aver resistito, da solo (i soldati, infatti, decisero di fuggire), fino all’arrivo del nemico.
E per questo, successivamente, a Sommaruga fu conferita dallo Stato la medaglia d’oro al valor militare. Non tutti, però, all’epoca, considerarono “eroica” la sua strenua e inutile resistenza all’esercito Usa. Non condivise, infatti, il suo “coraggio” e senso dell’onore la maggior parte degli abitanti del versante nord marsalese, sui quali continuavano a cannoneggiare le navi americane che si trovavano ormai a ridosso della costa, nonché i carri armati già sbarcati.
Cannonate che terrorizzarono la popolazione civile, rischiando di fare vittime innocenti, che partivano proprio in risposta ai colpi d’artiglieria esplosi da Sommaruga. La targa a lui dedicata non era così passata inosservata (vedi foto n.2) a molti abitanti della Contrada, alcuni dei quali avevano anche pensato di fracassarla a colpi di mazza ma poi desistito per evitare polemiche.
Probabilmente ad alimentare ancor più il caso è il fatto che a richiedere l’apposizione della targa sia stata la sezione marsalese dell’Associazione Carristi d’Italia presieduta dal cap. cav ed avv. Silvio Forti, ex consigliere comunale del Msi-Destra nazionale. Adesso con la Giunta Di Girolamo quella decisione, presa dalla Giunta Carini, viene messa in discussione. D’altronde la storia si ripete, anche se in forme ed in circostanze diverse, ed a scriverla sono sempre i vincitori pronti a gettare nella spazzatura tutto il passato in maniera indifferenziata senza guardare al caso specifico; un errore che hanno ripetuto tutti i Governi, nazionali e locali, di destra e di sinistra.
Francesco Mezzapelle
04-01-2016 13,30
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