Misura interdittiva per ex dirigente Procura Marsala, usufruiva di buoni pasto “senza averne diritto”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
30 Settembre 2015 10:41
Misura interdittiva per ex dirigente Procura Marsala, usufruiva di buoni pasto “senza averne diritto”

Guai giudiziari per l’ex dirigente amministrativo della Procura di Marsala, la 44enne palermitana Antonella La Monica.

La stessa Procura, infatti, adesso le contesta i reati di truffa e falso ideologico, aggravati e continuati. Dallo scorso marzo, La Monica è dirigente amministrativo al Tribunale di Trapani. Ed è qui che al funzionario è stato notificato, ad opera della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, la misura interdittiva disposta dal gip Riccardo Alcamo di sospensione dall’esercizio dall’attività di pubblico ufficiale.

Secondo l’accusa, l’ex dirigente amministrativo della Procura di Marsala, tra il maggio del 2014 e lo scorso marzo, ha commesso i reati di truffa e falso ideologico chiedendo 117 “buoni pasto” (7 euro ciascuno) attestando di essere rimasta in ufficio, dopo la pausa pranzo, anche nel pomeriggio (per almeno tre ore).

Dalle indagini, però, è emerso che spesso, in merito alla sua presenza in ufficio, La Monica avrebbe attestato il falso. In diverse occasioni, infatti, è stato accertato che nei giorni e negli orari in cui la dirigente attestava di essere in ufficio, in realtà, era altrove. Spesso a Palermo, città dove risiede.

Inoltre, una parte dei buoni pasto (37) sono stati richiesti per il periodo in cui la dirigente non era stata ancora immessa in servizio alla Procura di Marsala (febbraio, marzo e primi dieci giorni di aprile 2014). Di contro, dopo aver preso possesso del suo ufficio, La Monica, nell’ambito dei provvedimenti adottati per la “spending review”, dispose per i dipendenti della Procura di Marsala orari di lavoro che, di fatto, impedivano agli stessi di usufruire dei buoni pasto.

L’indagine, svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della stessa Procura, è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa. Il provvedimento cautelare disposto per La Monica è stato notificato anche al presidente del Tribunale di Trapani, Roberto De Simone.

A.P.

30/09/2015

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