Sei anni e mezzo di carcere sono stati inflitti dal Tribunale di Marsala a un pantesco di 37 anni, G.R.B., giudicato colpevole di violenza sessuale in danno della moglie (romena). La donna, dopo aver denunciato il marito, si è trasferita in Inghilterra. L’imputato è stato, invece, assolto dall’accusa di corruzione di minorenne (secondo il racconto della moglie, alla violenza sessuale avrebbe assistito il figlio di soli quattro anni).
Epoca dei fatti contestati è la fine del 2011. A difendere l’imputato è l’avvocato Elio De Felice, che dopo la requisitoria del pm Andrea Norzi, che aveva invocato una condanna a 9 anni e mezzo, aveva dichiarato: “Questa vicenda nasce dalla denuncia della moglie, ma non ci sono riscontri forti e convincenti.
La signora, inizialmente, ha denunciato il marito di lesioni aggravate e maltrattamenti, anche in danno del figlio, e a seguito di queste denunce, oltre al Tribunale ordinario di Marsala, anche al Tribunale dei minorenni apre un fascicolo, revocando poi al marito la potestà genitoriale”. Neppure per la corruzione di minorenne, secondo il legale, c’erano riscontri.
E il tribunale gli ha dato ragione. “C’è solo la narrata della moglie – ha spiegato De Felice – che denuncia il marito, ma non c’è nessun riscontro che consente, con serenità, di ritenere che la denuncia della moglie sia attendibile”. Dopo la sentenza, il legale ha preannunciato appello. Il ricorso sarà inoltrato aver letto le motivazioni (tra 90 giorni).
A.P.
12/11/2015
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