PETROSINO – Celebrata la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
04 Novembre 2015 18:52
PETROSINO – Celebrata la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Si è celebrata questa mattina, al Cimitero Comunale di Petrosino, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale e di commemorazione dei caduti di tutte le guerre, promossa dalla sezione di Petrosino dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Anche quest’anno, alla manifestazione che ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto Nosengo e del Geometra di Petrosino, ha partecipato la banda musicale composta dai giovani alunni che hanno eseguito l’Inno di Mameli e gli altri brani dell’Unità d’Italia.

Ad aprire la ricorrenza, il saluto ai presenti il presidente dell’associazione carabinieri, Vincenzo Licari, e subito dopo quello del preside dell’Istituto Nosengo, Giuseppe Inglese, che ha voluto ricordate che questa manifestazione oltre ad essere celebrativa ha una finalità educativa e formativa. “Il senso di questa festa – le parole del preside - è quello di consegnare ai giovani il messaggio che le istituzioni democratiche sono il frutto di tanti sacrifici umani e oggi deve essere l’esaltazione della pace contro ogni evento bellico. Il nostro abbraccio va ai soldati italiani che oggi sono impegnati in giro per il mondo per garantire la pace a quei popoli che non ce l’hanno”.

“In questa giornata della ricorrenza dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate voglio ricordare che l’art.11 della nostra Costituzione ripudia la guerra – le parole del sindaco di Petrosino -. Essere pacifisti non vuol dire soccombere alla prepotenza e all’arroganza, significa volere una comunità fondata sulla felicità ed il benessere di ogni suo componente.

Per difendere questi valori ci si deve battere, essere pronti al confronto pacifico per trovare quelle cose che ci uniscono, per capire e per cercare di risolvere quelle che ci dividono. Questo deve valere nei rapporti tra i diversi Stati, tra diverse comunità, tra i singoli cittadini e le istituzioni. La storia del mondo è stata scritta con il sangue versato in tutte le guerre. Ebbene l’invito che voglio fare, soprattutto ai ragazzi, è invece quello di imparare la pace, di studiare quegli esempi di conflitti tra i popoli che si sono risolti con la non violenza ed il dialogo.

Dobbiamo tutti assieme combattere insieme alle Istituzioni quegli eserciti del male che abbiamo vicino a noi. Combattere le mafie, tutte le mafie, la corruzione, perché sono contrarie ad un società pacifica, democratica ed egualitaria. Siate esercito di pace per difendere l'orgoglio di appartenere ad un Paese come l'Italia che straordinariamente ricco di un patrimonio storico, ambientale culturale e paesaggistico”.

(Comunicato Stampa)

04/11/2015

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza