SALEMI. È giunta proprio nelle scorse ore la notizia che la Corte di Appello di Palermo ha confermato la sentenza contro Vittorio Sgarbi, emessa dal Tribunale di Marsala nel luglio 2018. I fatti risalgono al periodo in cui Sgarbi ricopriva il ruolo di sindaco a Salemi, esattamente dal 2008 al 2012, ed in particolare ad una serie di articoli diffamatori pubblicati dall’ufficio stampa di Sgarbi, il quale insieme alla Favuzza aveva offeso e denigrato l’operato del comandante Teri, che stava seguendo un’inchiesta a carico dell’ex deputato regionale Giuseppe Giammarinaro.
Ma non solo, i due avrebbero anche attaccato duramente il consigliere Angelo Melchiorre, che passò dalla maggioranza all’opposizione perché non condivideva più l’operato del sindaco. Sgarbi fu quindi condannato in primo grado per diffamazione a mezzo stampa, insieme ad Antonella Favuzza (all’epoca vice-sindaco) non solo per il reato ad opera dell’ex comandante della Stazione dei Carabinieri di Salemi, Giovanni Teri, costituitosi parte civile con l’avvocato Mariella Martingiglio, ma anche per quello commesso nei confronti di Melchiorre Angelo, difeso dall’avvocato Francesco Salvo di Salemi.
La sentenza è arrivata proprio ieri dal Tribunale di Palermo che ha condannato definitivamente Sgarbi e la sua vice per i reati commessi. Valentina Mirto
