Giornata storica per il Paese: questa mattina è stato arrestato il super boss Matteo Messina Denaro, il depositario dei segreti di Cosa Nostra. Un fulmine a ciel sereno: «Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia. All'indomani dell'anniversario dell'arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia», il commento a caldo di Giorgia Meloni.
«I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il Governo, vanno alle forze di Polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell'esponente più significativo della criminalità mafiosa. La prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, come attesta il fatto che il primo provvedimento dell'Esecutivo ha riguardato il regime penitenziario duro per i mafiosi, continueranno ad essere una priorità assoluta di questo Governo», ha fatto sapere la Premier.
Messina Denaro si trovava alla clinica privata “Maddalena” a Palermo per curare un tumore; al momento dell’arresto stava facendo colazione presso il bar della struttura stessa. L’arresto è dei Ros e coordinato dalla Procura di Palermo. Amante del lusso e delle belle donne, durante la sua trentennale latitanza avrebbe avuto un figlio; colto di sorpresa, Messina Denaro non avrebbe opposto resistenza; altre fonti invece parlano di un suo tentativo di fuga vanificato dai Ros. Gli investigatori quindi avevano contezza dei suoi movimenti.
Da quanto appreso, il popolo palermitano presente avrebbe applaudito l’operato dei Ros. Adesso, dopo una prima notizia secondo cui l’ex boss latinante sarebbe stato trasportato presso la caserma San Lorenzo a Palermo, si troverebbe in una località sicura. Matteo Messina Denaro ha dato un nuovo modo di intendere la Mafia; meno sanguinosa e più incentrata sugli affari. È la vittoria dello Stato Italiano. Proprio nella giornata di ieri ricorreva il trentennale dall’arresto di Totò Riina.
