Cieco, sulla sedia a rotelle e colpito da ripetuti ictus, negata la pensione di accompagnamento Salone denuncia il caso alle autorità.
Come detto in un precedente comunicato le vicende denunciate nei giorni scorsi (la famiglia che viveva in macchina perché priva di abitazione e mezzi economici; il nucleo familiare che ancora vive in un opificio abbandonato senza acque ne energia elettrica) sono solo la punta dell'iceberg della «emergenza povertà ed esclusione sociale a Trapani».
«Anche chi ha un riparo - racconta Salone - si può trovare vittima di emarginazione.
È il caso di un signore avanti negli anni, 300 euro di pensione mensile, colpito da ben quindici episodi di ictus, cieco totale, affetto da epilessia, diabete ed ipertensione arteriosa che vive, praticamente da recluso, in un alloggio al sesto piano di un palazzo IACP. L'uomo, costretto su una carrozzina non può lasciare casa perché l'ascensore è fermo da quasi venti anni. Unico contatto con l'esterno la moglie che lo assiste; mentre i figli vivono e lavorano tutti all'estero e non sono in grado di sostenere gli anziani genitori».
«Sulle ragioni del fermo dell'ascensore - spiega Salone - non entro nel merito, né intendo prendermela con lo IACP che ha solo una parte delle responsabilità e che per la verità aveva proposto un alloggio a piano terra in altra zona ma, purtroppo, più piccolo. L'anziana coppia non se l'è sentita di abbandonare parte dei mobili, unici beni che possiedono, per trasferirsi».
Alle patologie gravissime e invalidanti s'è «aggiunta una beffa che appare come una vera e propria ingiustizia. Un torto per il quale chiedo l'intervento delle diverse autorità cittadine, ciascuna per le proprie competenze».
«Il pensionato ha presentato domanda di invalidità con richiesta di accompagnamento. Istanza che - sintetizza Salone - è stata rigettata dalla commissione medica per l'accertamento che benché lo abbia riconosciuto come «portatore di handicap in situazione di gravità ai sensi dell'art 3 comma 3 legge 05/02/1992 n 104» lo ha rinviato a revisione disponendo nuova visita nel febbraio del 2017».
«Singolare decisione - conclude Salone -, come se le patologie in oggetto fossero per la commissione, formata da medici, suscettibili di miglioramento; oppure come se la commissione si fosse riservata di decidere in attesa di un peggioramento delle condizioni».
Salone ha scritto, rappresentando la situazione e chiedendo l'intervento, al prefetto, al procuratore, ai vertici dell'INPS, dello IACP e dell'ASP di Trapani e per conoscenza al sindaco all'assessore ed al dirigente dei servizi sociali di Trapani.
Il consigliere comunaledott. Francesco Salone
Comunicato stampa
13/04/2016
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