Marsala, scritte fasciste, indignazione del Laboratorio di Buona Politica
La comparsa di scritte inneggianti al killer che a Macerata ha sparato su sei nigeriani suscita forte preoccupazione per il clima di violenza che sempre più si diffonde nel Paese e che tocca anche la nostra città , contravvenendo alla sua tradizione storica , che l'ha vista protagonista nelle lotte per il riscatto sociale e civile e nell’integrazione fra culture diverse.
Innanzitutto esprimiamo la nostra indignazione per il crescere di un razzismo che viene alimentato e fomentato da dichiarazioni ed atteggiamenti di molti leader politici, determinati ad ottenere consensi e voti anche con mezzi non sempre corretti. Condanniamo altresì ogni forma di violenza utilizzata in questa campagna elettorale inqualificabile e squallida in cui, piuttosto che focalizzare i problemi reali e confrontarsi sul terreno dei programmi e delle urgenti riforme con una dialettica civile e costruttiva, si attaccano meschinamente gli avversari, utilizzando lo strumento dell’intolleranza e la violenza verbale.
Ricordiamo che è una conquista di civiltà considerare un crimine come lesione di un diritto, quale quello alla vita, della società intera, cui è delegato il compito di fare giustizia nelle forme e nei modi previsti dalla legge.Grave appare il silenzio a riguardo delle forze politiche locali, dei candidati che chiedono il voto dei cittadini, professandosi come paladini del territorio, di una amministrazione comunale che non può limitarsi a "cancellare" le scritte.
Non si può tollerare infatti la totale indifferenza di fronte alla lesione ed all'oltraggio di quei valori di libertà e democrazia per cui si sono spese nel tempo diverse generazioni.
Per LBP La coordinatrice Angela Guercio
15/02/2018
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